Calcio estero

Infantino: “Le Federazioni sono favorevoli, Mondiale biennale fattibile”

Gianni Infantino - Foto Piotr Drabik CC BY 2.0

Intervenuto a margine della riunione online con le Federazioni calcistiche nazionali per discutere del progetto dei Mondiali ogni due anni, il presidente della FIFA Gianni Infantino, parla così: “Un mondiale biennale è fattibile, sia a livello maschile sia femminile. Abbiamo appena finito un summit di due ore e mezzo con 207 associazioni partecipanti. Il progetto è fattibile non soltanto da un punto di vista sportivo, ma anche a livello economico”.

Poi prosegue: “I nostri esperti hanno presentato i risultati dello studio sulla fattibilità voluto dal congresso FIFA con la stragrande maggioranza dei voti. Lo pubblicheremo, insieme agli studi collegati. Rispetto all’idea originaria abbiamo pensato a diverse modifiche in base alle indicazioni ricevute. Posso dire che questo studio ha dimostrato che per il calcio è possibile modificare il calendario internazionale, sia a livello maschile sia femminile, con l’obiettivo di arrivare a partite più significative. Un mondiale biennale è fattibile, sia a livello maschile che femminile”.

Infantino incalza: “È fattibile non soltanto da un punto di vista sportivo, ma anche a livello economico: quest’analisi è quella che presentiamo per la prima volta. Il ritorno economico è molto forte: ciò significa che piuù soldi potrebbero essere reinvestiti nello sviluppo del calcio in tutto il mondo. Penso che sarebbe utile per avvicinare quelli che hanno tutto e quelli che hanno meno. Alla fine del processo, tutti, dai più ricchi ai più poveri, avrebbero più occasioni di giocare e più risorse per i propri campionati e i propri tifosi”.

Uefa e Conmebol però rimangono comunque contrari: “Come ho detto oggi alle Federazioni, ci prenderemo il tempo che servirà per arrivare a delle conclusioni. È importante analizzare, studiare. Abbiamo appena concluso uno studio di fattibilità amplissimo: la gente magari cambierà idea. Comunque voglio chiarire che il prestigio di una competizione come il Mondiale non dipende dalla sua frequenza. Altrimenti tanto vale giocarlo ogni 40 anni. Un mondiale è prestigioso per la qualità che offre e l’impatto che ha a livello internazionale. E quanto all’Uefa, forse non hanno visto i numeri: oggi abbiamo presentato quelli economici, abbiamo adattato il calendario tenendo in considerazione i punti di vista delle federazioni europee che vorrebbero giocare tutte le qualificazioni in un mese”.

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