Grande festa a Roma nella Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica “Ennio Morricone”, per la cerimonia di consegna dei Collari d’Oro 2021, la massima onorificenza dello sport italiano. Dal trionfo della nazionale di calcio ad Euro 2020 a quello della pallavolo passando ovviamente per i trionfi da record dell’Olimpiade di Tokyo e della seguente Paralimpiade. Intervenuto anche il Presidente del Consiglio Mario Draghi, che ha voluto salutare tutti i presenti: “Si è parlato dello straordinario 2021 dello sport italiano, ma sono certo che i campioni non si accontentino mai. I tifosi come me ricordano tutte le vittorie, dagli Europei di calcio e pallavolo alle medaglie delle Olimpiadi e Paralimpiadi, mai così tante – ha affermato il Premier – I successi arrivano grazie al vostro talento ma anche grazie a tutto il sistema sportivo. Le vittorie vanno sapute gestire, come ci insegnano Valentino Rossi e Federica Pellegrini che ringrazio al termine delle loro straordinarie carriera. Nel prossimo anno ci saranno tanti appuntamenti importanti, vi invito a mantenere questa concentrazione ma dobbiamo pensare anche a cosa sarà lo sport in Italia tra cinque o dieci anni.”
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Tra i momenti più significativi la consegna dei Collari d’Oro a tutti i campioni olimpici dell’atletica azzurra a Tokyo. Sul palco si sono riuniti marciatori, saltatori e velocisti per una vera e propria reunion tra olimpionici: l’occasione è stata propizia per ritrovare a pochi metri di distanza Filippo Tortu e Marcell Jacobs, insieme ai compagni della staffetta 4×100 Patta e Desalu: “Ordine staffetta? E’ stato montato un caso e non era il caso di farlo, noi siamo ancora molto contenti di come è andata a Tokyo. Siamo a disposizione dello staff tecnico, per qualunque scelta” ha affermato Tortu, con Jacobs che sottoscrive le parole del compagno di nazioanle: “Niente da aggiungere, condivido quel che ha detto Filippo.”
Tra i più attesi anche Gianmarco Tamberi, che intervistato da Sara Simeoni non ha nascosto le difficoltà che hanno preceduto il trionfo in Giappone: “L’ultima gara prima di Tokyo è stata un disastro, forse la peggiore degli ultimi otto anni. La sera prima della gara ho pianto tutta la notte, ma poi con mio padre abbiamo lavorato duro e alla fine ce l’abbiamo fatta. Oro con Barshim? Domanda che mi è stata fatta un milione di volte, ma lo rifarei. Non c’è niente di più bello che condividere il momento della vita con un amico.”
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Nelle fasi conclusive della cerimonia è intervenuto anche il presidente del Coni Giovanni Malagò: “Avevo previsto almeno tre medaglie dall’atletica, con Tamberi e la marcia su tutti. Poi la velocità ha dato risultati straordinari, ma per me non c’è niente di inaspettato. Abbiamo una squadra giovane, qualche invidioso pensa che sia stato un caso ma dimostreremo il contrario.” Il numero uno dello sport italiano traccia un bilancio importante: “Siamo stati i secondi al mondo per numero di medaglie europei, mondiali e olimpiche nel 2021, dietro solo agli Stati Uniti che hanno una popolazione sei volte superiore alla nostra. Adesso andiamo a Pechino per le Olimpiadi invernali tra 44 giorni, non ci fermiamo mai.”