“Il mio destino ce l’ho in mano io e non dipende da nessuno. Quando si arriva al punto di alzare l’asticella, bisogna prendersi le responsabilità. Ora è chiaro che c’è un altro traguardo da superare, in queste restanti partite che ci mancano. La posizione in classifica è straordinaria, di grande riguardo visto dove siamo partiti l’anno scorso. Siamo li a diminuire la distanza dalla Juventus, bisogna essere bravi a non dispendere energie dopo questa sconfitta. Ora è il momento di pensare solo alle restanti partite di campionato”.
Luciano Spalletti è amareggiato, ma non si sbilancia sul futuro. La Roma ha battuto la Lazio per 3-2 nella semifinale di ritorno di Coppa Italia, ma è stata eliminata. L’allenatore di Certaldo comunque non butta via il lavoro di una stagione nonostante un altro obiettivo sia sfumato: “Bisogna sempre prendere atto del verdetto del campo, bisogna fare un’analisi corretta mettendo dentro tutti gli elementi. Purtroppo ci sono queste valutazioni di aver fatto tanti numeri, tante cose e poi di sbagliare quei due appuntamenti imporanti e di uscire per poco. Tutto quel lavoro che è stato fatto secondo me rimane”.
Questa sconfitta forse peserà nella psiche dei giocatori giallorossi nelle ultime otto partite di campionato, questo il pensiero di Spalletti: “Lo vedremo se avrà una ricaduta, è una sconfitta che ci dispiace, non possiamo modificare il passato. Dobbiamo prepararsi per il futuro. Quando vieni da un risultato come quello dell’andata, devi essere bravo e reattivo. Non siamo stati prontissimi, abbiamo subito gol ed è diventato tutto più difficile“. Il tecnico toscano individua il momento decisivo di questa doppia sfida: “Il secondo gol nella gara d’andata ha reso tutto più diffiicile, non dovevamo prendere quel gol” ha chiosato Spalletti.
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