Formula 1

F1, Prost: “Quando correvo gli incidenti in pista non erano mai chiari”

Alain Prost, Ayrton Senna e Michael Schumacher - Podio Gran Premio di Spagna 1993

Alain Prost, la metà della rivalità più iconica della Formula 1. Lui e Ayrton Senna, ancora lì, attualissimi, a poche ore dal duello finale nel deserto tra Lewis Hamilton e Max Verstappen. Intervenuto al Telegraph il pilota francese ha parlato del tema dello scontro per il mondiale piloti: “Di sicuro mi riporta alla mente dei ricordi. Ogni giorno di questa settimana vedi foto di me e Ayrton sui media. E non sai cosa dire. Le persone ricordano quello che vogliono ricordare. In effetti, Suzuka non è stata l’ultima gara della stagione 89. Tutti pensano che io abbia vinto il campionato lì, ma Ayrton doveva ancora vincere un’altra gara ad Adelaide la settimana successiva oltre a quella in Giappone per essere campione. A quei tempi quegli incidenti non erano così chiari. Oggi questo genere di cose potrebbe essere discusso o potrebbe essere ben analizzato dalla telemetria. È molto diverso”.

Prost ha poi detto che nessuno deve pensare agli incidenti: “Ma se è ovvio allora nessuna polemica. Dal mio punto di vista, penso che ci siano tre possibilità. O hai una gara facile, il che significa una gara tranquilla. O hai una situazione molto stupida ma chiara su di chi è la colpa. Vuol dire: nessuna polemica. Tutti capiscono perché devi togliere punti a qualcuno. Il peggio sarebbe nel mezzo, con il campionato che potrebbe essere deciso da una controversa decisione degli steward”.

Ha poi concluso: “Hamilton è diventato più maturo. Il modo in cui ha guidato nelle ultime gare è eccezionale. Ma onestamente, penso che il grosso problema, la ragione delle controversie tra loro siano le piste. Se hai una pista larga e puoi andare molto lungo e puoi superare i cordoli e cose del genere, allora non sono solo due piloti, sono la FIA, gli steward e qualunque cosa che viene coinvolta”.

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