Serie A

Venezia-Juventus, Zanetti: “Allegri è una persona genuina. Domani abbiamo l’obbligo di riscattarci”

Paolo Zanetti
Paolo Zanetti - Foto Antonio Fraioli

Il tecnico del Venezia, Paolo Zanetti, ha parlato in conferenza stampa pre presentare il match tra i lagunari e la Juventus di domani. Ecco le sue parole: “Parole di Allegri? Penso che Allegri sia una persona molto genuina per quello che traspare, penso semplicemente abbia rispettato il Venezia in conferenza, per quello che ha visto sul campo. La Juventus non ci sottovaluta e questo deve farci capire tante cose, poi sul fatto del campo non saprei, di sicuro è un qualcosa di speciale giocare qua, in questa città, nel suo modo di vivere. Noi dovremo quindi essere speciali a nostra volta, come loro rispettano noi però noi dovremo rispettare i valori della Juventus, che sono impressionanti, quindi domani dovremo cercare di essere all’altezza della sfida che ci siamo guadagnati sul campo l’anno scorso. Il nostro percorso parte dal basso, sognavamo queste partite e ora non ci deve bastare sognarle, ma dovremo anche essere competitivi per affrontarle”.

Zanetti ha poi parlato del morale della squadra post sconfitta col Verona: “Normale che nelle prime 48h c’è stato un po’ di scoraggiamento, penso sia una cosa umana e penso sia capitato un po’ a tutti, ma noi dobbiamo assolutamente guardare avanti e lasciare alle spalle questa batosta, presa in un certo modo in un match dove non è assolutamente tutto da buttare. Un ottimo primo tempo per poi una ripresa dove psicologicamente non siamo stati in grado di portare a casa quanto costruito. Abbiamo l’obbligo di riscattarci e di lasciarci alle spalle quanto successo, guardando il futuro, perché il passato non si può più cambiare. La realtà è che siamo nel primo periodo difficile di questa nuova squadra e che ora piano piano ne dobbiamo uscire. Affrontiamo questo momento con un +5 sulla zona retrocessione e se siamo lì è perché ce lo siamo guadagnato ed è una buona base, mancano 22 partite ancora, sono tante e partiamo a +5, quello che conta sono punti, vittorie, distanze, conta che il Venezia a fine maggio dovrà essere salvo. Non voglio che quanto successo domenica possa portarci più in basso. Ho parlato spesso di mentalità, l’incazzatura che ho io riguarda il fatto di non aver portato a casa la partita per mancanza di mentalità e voglio che ci sia una reazione d’orgoglio da parte dei ragazzi, dimostrando che c’è stato solo un passaggio a vuoto”.

“Caldara? Caldara ha dimostrato con le prestazioni di essere un giocatore importantissimo per noi, quando siamo andati a prenderlo io e Collauto eravamo gli unici a crederci, per questioni fisiche non tecniche. Possiamo dire che è una scommessa vinta, il ragazzo merita attenzioni, non lo so se potremo permetterci di perderlo o no, è normale che però per noi sia fondamentale. Nel caso succeda una cosa del genere dovremo essere in grado di sopperire, ma posso permettermi di dire che noi non possiamo perdere Caldara oggi, perdere un giocatore così a metà anno sarebbe una problematica al di là di chi si andrebbe a prendere. È il mio pensiero da allenatore però, magari il ragazzo spera che lo richiami il Milan, quella è una sua cosa personale, ma egoisticamente vorrei restasse qui, poi è chiaro che per il futuro gli auguro di tornare in certe squadre, ma non lo voglio perdere in tempi così brevi”.

In merito ai possibili cambi di formazione causati dalle assenze: “Ceccaroni per noi è elemento fondamentale ma non perchè sia simpatico a me, almeno non solo per quello, se andiamo a vedere i numeri di Ceccaroni il 70% delle nostre azioni passa per i piedi suoi e di Vacca, che è un altro che ci manca. E’ un giocatore fondamentale soprattutto per quanto riguarda la fase di possesso, in non possesso è importante ma probabilmente lo è di più quando siamo palla al piede. Quindi queste due perdite sono pesanti, Vacca non è guarito bene dal problema al piede. Giocheremo quindi con caratteristiche diverse, Ampadu giocherà a centrocampo, anche perché c’è un giocatore come Dybala da contenere. Per quanto riguarda la Juventus in questo momento non possiamo pensare all’avversario, dopo un mese di novembre straordinario sapevamo che da calendario dicembre sarebbe stato difficile, dovremo quindi essere bravi a tamponare certe situazioni, a non perdere autostima, dovremo essere bravi ad essere equilibrati arrivando alle partite con la consapevolezza giusta e provando a strappare qualche punto. Normale che quando ci sono tante gare importanti vicine può capitare di fare filotti negativi, è un campionato dove tranne qualche eccezione chi sta sopra batte quelle che stanno sotto, chi riesce in imprese è un po’ più avanti, come per esempio noi o l’Empoli. Lì siamo stati bravi, meno con squadre al nostro livello. Dovrò essere bravo a non far perdere autostima ai miei ragazzi, dopo il 4-0 con l’Atalanta abbiamo tirato fuori una prestazione importante con il Verona, quindi qualcosa abbiamo dentro. Poi abbiamo difetti, limiti, qualche errore individuale da limare perché in A non si possono commettere, è la cruda verità, e tutto questo ci deve arrivare al momento decisivo con la consapevolezza di giocarci al massimo le partite con la consapevolezza di poter essere determinanti. Domani contro un avversario difficile dovremo mettere in campo una prestazione importante e dimostrare che vogliamo dare tutto in campo, dobbiamo capire bene qual è il nostro obiettivo”.

E ancora sui singoli: “Okereke? Quella di Okereke è una perdita grossa, saremo senza tre titolari, per una squadra come la nostra pesa. Però questo non dev’essere un alibi ma uno stimolo e un’opportunità per chi gioca al posto loro, che giocherà una gara contro la Juventus in Serie A sotto gli occhi di tutto il mondo. Anche chi entrerà dovrà dimostrare, le gare non durano 60 o 70 minuti, è un altro punto in cui dobbiamo migliorare, spesso abbiamo fatto le gare fino a un certo punto, le gare in A sono aperte fino all’ultimo, perché davanti hai giocatori come Simeone che in 5 minuti ribalta tutto. Anche contro la Juve avremo davanti giocatori fortissimi, non devi concedere nulla fino al 95esimo e anche se sei in vantaggio. Per la nostra situazione quando affrontiamo certe squadre dobbiamo essere bravi a sopperire al gap tecnico, dobbiamo essere mentalizzati, non possiamo mandare in malora prestazioni straordinarie nell’ultimo spezzone di gara. Henry e il suo secondo autogol da calcio d’angolo. Lo valuto che lo spostiamo da quella posizione (ride ndr). Lì di solito si mette l’attaccante forte di testa, quei palloni non dovrebbero passare, è stato anche sfortunato, ma voglio togliergli preoccupazioni, quindi lo sposto e fine della questione. Ha fatto una partita straordinaria come a Bergamo, è in ascesa, spero abbia preso fiducia e che prenda in mano la squadra, è un ragazzo in cui crediamo, ha fatto qualche panchina che è stata salutare dal punto di vista mentale perché ora gioca con la giusta rabbia. Mi aspetto che Johnsen faccia lo stesso percorso, Dennis contro il Verona ha fatto sicuramente meglio, ho intravisto quello che conosciamo e quindi ora mi aspetto una costante crescita. Sigurdsson? È rientrato questa settimana, non è al 100%, è convocato, se ci sarà da entrare lo potrà fare”.

Zanetti ha poi risposto al come affrontare questa Juventus: “Se faremo una partita dove resteremo a guardare la Juventus prima o poi un Dybala sotto l’incrocio te la mette. Quindi dovremo fare una gara ordinata, ma aggressiva, con un grande ritmo e sfruttando le poche occasioni che avremo, creandocele con un minimo di strategia e con grande voglia di non prendere gol. Mi aspetto dunque una grande reazione caratteriale dopo un altro brutto cazzotto, dovremo essere bravi incassatori rialzandoci con orgoglio”.

“Che significa avere Modolo e Molinaro? Modolo e Molinaro sono sempre determinanti in campo e fuori, normale che Modolo si candidi per una maglia. E’ il nostro capitano e quando è entrato ha fatto bene, può giocare anche a sinistra perché giocare lì devi avere un po’ di uso del sinistro. Se non lo hai può succedere quanto successo con Svoboda. Molinaro ha dato un altro grande insegnamento al gruppo, nella ripresa sicuramente è calato è un po’, ma per come ha giocato il primo tempo spero che spinga giocatori come Haps e Schnegg ad avere più coraggio. Ridgeciano sta giocando bene ma secondo me sta rendendo al 60%, difende bene, ma avrebbe anche gamba per scendere di più, Molinaro quando lo ha fatto col Verona ha dimostrato che è fattibile fare entrambe le cose. E’ un punto di vista dove dobbiamo crescere, perché poi in area abbiamo un ragazzo come Henry che ha bisogno di cross e palle esterne. Parliamo di due giocatori che si giocano una maglia da titolare”.

Chiusura finale sugli errori di Svoboda: “Normale che sia un ragazzo che ha subito una situazione non facile da gestire, perché siamo in A e gli errori si pagano subito e vengono aplificati. E’ il primo ragazzo con cui ho parlato questa settimana. Se è un ragazzo intelligente, come ha già dimostrato di essere, dovrà dimostrare di aver tratto beneficio da questa situazione. Sono cose che capitano anche a campioni come Tomori del Milan. L’ha subita perché è un ragazzo sensibile e ci tiene a quel che fa, è un ragazzo che non stava benissimo ed è dovuto a entrare a freddo dopo il rosso a Ceccaroni, anche perché non avevo nemmeno Modolo. Da quanto successo dovrà temprarsi e diventare ancora più duro. E’ un ragazzo che ha futuro, un patrimonio della società, si deve prendere adesso tutto il tempo per somatizzare l’accaduto e che dobbiamo risolvere da squadra, non dobbiamo pensare all’uscita sbagliata da Romero o all’errore suo, a guardare i gol ci sono state tante successioni di errori, da squadra dobbiamo uscire da questo momento. Si candida per giocare, farò valutazioni fino all’ultimo anche per come lo vedo psicologicamente e anche per tutelare lui”.

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