“Le Olimpiadi non possono risolvere problemi che generazioni di politici non hanno risolto. La nostra responsabilità è gestire i Giochi in conformità con la Carta olimpica e il Contratto della città ospitante; così come riunire gli atleti di 206 squadre e la squadra di rifugiati del CIO sotto lo stesso tetto. Nessuna discriminazione: libertà di stampa, internet aperto, libertà di espressione per gli atleti. Siamo in stretto contatto con il comitato organizzatore. Il Ciò però non ha il potere e i mezzi per cambiare i sistemi politici. La neutralità politica del Cio e dei Giochi si applica qui. Aspettarsi che i Giochi Olimpici possano cambiare radicalmente un Paese, il suo sistema politico o le sue leggi, è un’aspettativa completamente esagerata. Le Olimpiadi non possono risolvere problemi che generazioni di politici non hanno risolto“. Queste sono le parole di Thomas Bach, intervistato recentemente dalla Dpa, in merito alle imminenti Olimpiadi di Pechino 2022. Il presidente del Comitato Olimpico Internazionale ha evidenziato l’organizzazione del Cio stesso verso l’evento cinese, sebbene essa non possa certamente cambiare gli ideali di una Nazione intera.
Olimpiadi Pechino 2022, Bach: “La politica cinese non cambierà con questo evento”
Thomas Bach, presidente Cio