Andrey Rublev ha domato l’impeto di Elias Ymer in tre set, imponendosi per 6-2, 5-7, 7-6(3) al termine del primo match valido per Russia-Svezia. Tappa primordiale dell’ultimo quarto di finale della Coppa Davis 2021, ben interpretata dal più quotato russo; lo svedese ha espresso un ottimo tennis, sebbene con costanza tutt’altro che apprezzabile e cadendo in errore proprio nei frangenti clou della disputa. Lodevole invece la reazione carismatica tra secondo e terzo parziale, seppur vana.
Russo invece non esattamente al meglio della propria condizione, soprattutto rimembrando l’inizio della stagione, sebbene la sua resa al 50% sia stata abbastanza per la situazione specifica. Secondo set gettato al vento dal moscovita, dopo un sostanziale dominio, mentre terzo parziale in lotta e vinto dal classe ’97 al tie-break. Dopo la finale di Davis del ’94, con gli svedesi vittoriosi per 4-1, nuovamente uno scontro prestigioso tra le due selezioni nazionali; questa volta, Russia avanti nel punteggio e in toto favorita per l’approdo in semifinale. Buon successo di Rublev, in attesa che Daniil Medvedev chiuda i conti ai danni di Mikael Ymer.
IL PROGRAMMA COMPLETO DI RUSSIA-SVEZIA
IL PROGRAMMA COMPLETO E IL CALENDARIO
TABELLONE E ACCOPPIAMENTI QUARTI DI FINALE
I PROTAGONISTI DI TUTTI I TEAM
L’INIZIO
Primo set con partenza non esaltante per Rublev, sofferente da fondocampo e spesso in balìa del potente dritto di Ymer. Lo svedese, dopo alcuni game interlocutori, ha conquistato una chance di break nel corso del quarto gioco, anche grazie a un doppio fallo avversario; tra errori gravi, in manovra, dello svedese, e ottime prime del più esperto russo: 2-2. Pian piano, il piano tattico di Ymer è andato sgretolandosi, riflettendo i reali valori in campo.
Primo break russo al termine del quinto game, favorito prepotentemente dalle eccessive forzature dello svedese, leggerezze da fondocampo alla ricerca spasmodica e talvolta illogica del vincente. Rublev a svolgere bene il proprio compito da fondocampo e repentino 3-2. Primo strappo diventato duplice dopo il settimo game, caratterizzato da ben tre gravi errori di Ymer: due non forzati e un doppio fallo, disattenzioni letali sino al 5-2 russo. Ultimo game al servizio senza alcun problema per Rublev, seppur non al meglio della forma: tante prime, tutte efficaci, e 6-2.
LO SVOLGIMENTO
Secondo set iniziato nuovamente bene per Ymer, straripante con la prima in campo e incontenibile dalla parte destra del campo. Primo game ottenuto senza problemi dallo svedese e secondo gioco in lotta, vinto dal giovane fratello di Mikael ai vantaggi; Rublev passivo in uscita dal servizio e fautore di alcuni errori di troppo sul lato del dritto, colpo favorevole invece per lo svedese: inaspettato 2-0. Fuoco espresso da Ymer spentosi rapidamente, anche grazie alla reazione rabbiosa del russo, soltanto a tratti nervoso; risposte rapidissime e ‘pesanti’ del top 10 e collezione di vincenti come fossero figurine. Contro-break immediato e 2-1. Rublev proiettatosi rapidamente sino al 2-2, tra diligenza al servizio e ritrovata sicurezza da fondocampo; tensione verso le fasi cruciali del confronto e punto di svolta presentatosi nel settimo game.
Ymer ha tentato di incidere con un improbabile soluzione lungolinea di rovescio, sin troppo pretenziosa, concedendo due chance di break all’avversario; la prima è quella buona per Rublev, straordinario con una risposta anticipata alla prima svedese: nuovo strappo e 4-3. Russo diligente nel finale di confronto, mai domo con servizio e dritto, quantomeno sino al 5-4 e 30-15; inaspettata e inimmaginabile rimonta di Ymer, che ha inciso sempre più con il dritto, soprattutto lungolinea, sorprendendo Rublev e impattando sul 5-5. Risvolti dai tratti ancor più clamorosi considerando il dodicesimo game, anch’esso vinto dallo svedese dopo vari testa a testa da fondocampo: russo ‘scarico’ e 7-5.
L’EPILOGO
Terzo set iniziato positivamente per entrambi i protagonisti, sebbene, come prevedibile, Ymer fosse particolarmente performante in quanto sulle ali dell’entusiasmo. Rublev ha man mano colmato il gap psicologico tra sé e l’avversario, riuscendo a limitarne lo spazio di iniziativa e a portarsi sul 3-3. Settimo game determinante per le sorti dell’incontro, con Rublev immediatamente sopra 0-40 tra proprie accelerazioni e leggerezze di Ymer; chance di break annullate in serie, con lo svedese coraggioso e fautore di molteplici accelerazioni vincenti: 4-3. Dopo aver passeggiato con la prima in campo nell’ottavo game, potenziale exploit di Rublev durante il nono gioco; prima 15-40 e poi vantaggio, ma Ymer sempre concentrato e abilissimo ad annullare ogni palla break, con personalità e contando sul suo dritto lungolinea sensazionale: 5-4 svedese.
Il giovane singolarista della Svezia è riuscito a conquistare la possibilità di giocare il tie-break, grazie all’esplosività muscolare che lo contraddistingue: 6-6. Tie sostanzialmente dominato da Rublev, bravo a ottenere il mini-break repentinamente, fissando il 3-1 dopo uno scambio prolisso e conclusosi con uno smash in sicurezza. Vantaggio ben conservato dal classe ’97, sino all’epilogo sul 7-6(3) in seguito a uno schiaffo al volo mortifero.