MONDIALI – “Noi vogliamo andare in Qatar, come si aspettano tutti i tifosi – ha proseguito Gravina -, ma nel mondo del calcio basta poco. Se sprechi due jolly importanti non dipende dalla nostra capacità organizzativa e gestionale. Lo sport è questo”. “Mi rimetto all’ottimismo di Roberto Mancini. Non mi toglie le preoccupazioni che ho, so che è un terno al lotto e sarà difficile. Forse la consapevolezza del momento di difficoltà ci darà maggiori energie per superare il turno” ha aggiunto Gravina.
CAPIENZA STADI – Gravina ha parlato anche della capienza consentita negli stadi, che visto l’aumento di contagi potrebbe essere ridotta dal governo. “Dobbiamo difendere la capienza al 75%. In molti hanno spinto per il 100% ma li ho spinti alla cautela – ha detto il presidente della Figc -. Mi auguro che il governo difenda questa posizione per non chiudere gli stadi nuovamente ma consentire a chi è vaccinato di poter avere accesso allo stadio. Dobbiamo essere più responsabili, in certe partite vedo che si violano i protocolli. È assurdo che le società debbano pagare per la mancanza di rispetto di alcuni tifosi che non mantengono le distanze prescritte. Se continuiamo a vedere queste immagini io ho la sensazione che poi ci sarà un provvedimento diverso“.
RIFORME – “Io parlo di riforme del calcio, non dei campionati – ha spiegato poi il numero uno della Figc -. Serve anche una riforma culturale e capire cosa effettivamente è il calcio. Serve sostenibilità e stabilità. Questi concetti ci portano a ragionare sul numero di squadre. La mia preoccupazione è raffreddare il sistema“. “Vanno riviste promozioni e retrocessioni e rivedere il concetto di dilettantismo, nel quale va trovata una formula nuova” ha concluso Gravina.