“Solo il fascino della Premier poteva convincermi a tornare così presto”. Il tecnico del Tottenham, Antonio Conte, è intervenuto in un’intervista a ‘La Gazzetta dello Sport’ dove ha spiegato il suo sì agli Spurs e l’addio alla panchina dell’Inter. “Il biennio con l’Inter premiato con uno scudetto di cui nel tempo si capirà meglio la straordinarietà per la mole di lavoro svolta in soli due anni, abbattendo l’egemonia della Juve – ha detto – . Avevo bisogno di staccare la spina. Ma quando Levy è tornato alla carica mi ha convinto dimostrando di volermi a tutti i costi”.
“Ricreare il ciclo della Juve è stato duro, ma il vero capolavoro è stato lo scudetto con l’Inter – racconta Conte -. In due anni abbiamo rovesciato una monarchia sportiva. Se non ci fossimo stati noi a interrompere il ciclo bianconero, la Juve sarebbe ancora lì davanti. Quando batti qualcuno, ne mini le certezze”.
Infine, qualche parola sull’Italia e sulla mancata qualificazione diretta a Qatar 2022: “Mancini deve recuperare la magia, l’alchimia giusta, la rabbia. E sperare che le stelle tornino ad allinearsi. Se ce la faremo a qualificarci? Spero di sì. C’è solo un avversario da temere: il Portogallo. È piena di giocatori di qualità, non solo Ronaldo. Le altre non mi preoccupano, ma con loro la sfida è alla pari”.