I campi in cemento del Tennis Center di Key Biscayne hanno ospitato la quinta giornata dell’ATP Masters 1000 di Miami. Sono andati in scena gli otto sedicesimi di finale della parte alta del tabellone: a sorpresa, un encomiabile Lucas Pouille elimina David Ferrer; come da copione, avanza agevolmente Novak Djokovic; passeggiano Richard Gasquet, David Goffin e Dominic Thiem. Altra impresa è quella di Horacio Zeballos, che dopo Del Potro diventa giustiziere di Fernando Verdasco. Vincono al terzo set, soffrendo, Tomas Berdych e Gilles Simon.
Dopo una battaglia durata due ore e quarantacinque minuti, il francese Lucas Pouille realizza l’impresa della giornata, cogliendo probabilmente al tempo stesso la vittoria più importante della sua carriera: in un match del tutto inedito, infatti, grandissima prova del ventiduenne nativo di Grande-Synthe, che ha ragione per 6-7(1) 7-6(4) 7-5 dell’ottava testa di serie del tabellone, l’iberico David Ferrer, indomito lottatore, ma apparso oggi lontano dal giocatore che siamo stati abituati a vedere negli ultimi anni. Il trentatreenne di Javea spreca un vantaggio di un set e di un break e, addirittura, una palla match nel decimo gioco del parziale decisivo, prima di arrendersi alla rimonta del transalpino che, prima di quest’anno, non aveva mai preso parte al prestigioso torneo in Florida. Agli ottavi di finale, dunque, derby tutto francese contro Gilles Simon (18), che continua a rappresentare una bestia nera per Marin Cilic, aggiudicandosi il quinto confronto diretto su sei incontri in totale: anche per l’esperto trentunenne di Nizza successo in tre set, 6-3 6-7(4) 6-3. Per il croato saldo negativo alla risposta: solo tre palle break convertite su ben quindici avute a disposizione (20% di realizzazione).
Continua a non concedere nulla Novak Djokovic: il serbo fatica leggermente nel primo set, quando viene riacciuffato sul 4-4 dal coriaceo portoghese Joao Sousa, ma da quel momento fino alla fine del match lascia un solo gioco all’avversario, superandolo con lo score conclusivo di 6-4 6-1. Avanza anche Dominic Thiem, testa di serie numero 14: l’austriaco, attualmente quarto nella classifica “Race”, che decreta i migliori tennisti dell’anno in corso, annienta con un doppio 6-2 il qualificato giapponese Yoshihito Nishioka, reduce dall’eccellente prova contro lo spagnolo Feliciano Lopez. Il ventiduenne di Wiener Neustadt, vincitore quest’anno a Buenos Aires ed Acapulco, qui in Florida ha già raggiunto i quarti lo scorso anno e sarà agli ottavi di finale proprio l’avversario del numero 1 del mondo, che si è imposto 6-3 6-4 nell’unico precedente giocato tra i due, al Masters 1000 di Shangai nel 2014, e che qui a Miami è a caccia del sesto sigillo in carriera, il terzo consecutivo dopo i titoli ottenuti nel 2014 e nel 2015.
Altra sorpresa della giornata è senza dubbio il successo dell’argentino Horacio Zeballos, che estromette in rimonta il madrileno Fernando Verdasco, col punteggio finale di 1-6 6-4 7-6(4). Il Lucky Loser sudamericano continua a vivere il suo momento d’oro: dopo avere approfittato del ritiro dal torneo di Roger Federer per affrontare e battere il gigante di Tandil Juan Martin Del Potro, ancora alle prese coi soliti problemi al polso, elimina anche lo spagnolo, reo nel terzo parziale di avere sprecato malamente tre palle break e addirittura un match point nel dodicesimo game. Per Zeballos altro test durissimo adesso: ad attenderlo al prossimo turno ci sarà infatti il belga David Goffin, probabilmente uno dei giocatori più in forma del circuito nell’ultimo mese. La testa di serie numero 15 del tabellone, reduce dalle semifinali raggiunte meritatamente a Indian Wells la scorsa settimana, concede solo le briciole ad un irriconoscibile Viktor Troicki (19), capace di perdere per cinque volte, su sette giochi alla battuta, il proprio turno di servizio: lapidario il 6-1 6-1 in appena 54 minuti, per un match in cui, a parte i tanti errori e le disastrose percentuali al servizio del serbo (44% con la prima, 35% con la seconda), c’è poco da commentare.
Soffre molto la settima forza del seeding Tomas Berdych, che riesce ad imporsi solo al terzo set contro Steve Johnson; lo statunitense conferma di attraversare uno straordinario periodo di forma, dopo aver eliminato in due set serratissimi al tie-break il giovane talento tedesco Alexander Zverev, ma è costretto ad inchinarsi alla maggiore esperienza del ceco, più lucido e cinico nei momenti topici dell’incontro. Fanno la differenza l’83% di realizzazione con la prima palla e i 16 ace messi a segno dal tennista boemo, che trionfa 6-3 6-7(6) 6-3, dopo avere sprecato anche un match point nel tie-break del secondo parziale. Berdych sarà ora protagonista di un ottavo di finale da non perdere, contro il francese di Beziers Richard Gasquet, qui semifinalista nel 2013, che annichilisce il connazionale Benoit Paire (20) col netto punteggio di 6-3 6-0: bastano infatti 57 minuti alla testa di serie numero 10 del tabellone per prevalere sull’avversario, mai entrato in partita oggi. Il transalpino conduce 7-6 nei confronti diretti con Tomas Berdych e si è aggiudicato l’ultimo precedente, agli scorsi US Open, prevalendo in quattro set: come in altre occasioni, sarà interessante assistere al contrasto di stili tra due degli atleti più esperienti del circuito maschile.
I RISULTATI DELLA QUINTA GIORNATA:
T.Berdych (Cze) [7] def. S.Johnson (Usa) [31] 6-3 6-7(6) 6-3
D.Thiem (Aut) [14] def. Y.Nishioka (Jpn) [Q] 6-2 6-2
D.Goffin (Bel) [15] def. V.Troicki (Srb) [19] 6-1 6-1
H.Zeballos (Arg) [LL] def. F.Verdasco (Esp) 1-6 6-4 7-6(4)
R.Gasquet (Fra) [10] def. B.Paire (Fra) [20] 6-3 6-0
N.Djokovic (Srb) [1] def. J.Sousa (Por) 6-4 6-1
G.Simon (Fra) [18] def. M.Cilic (Cro) [11] 6-3 6-7(4) 6-3
L.Pouille (Fra) def. D.Ferrer (Esp) [8] 6-7(1) 7-6(4) 7-5