Serie A

Bologna, Mihajlovic: “Contro il Cagliari per vincere, senza pensare agli arbitri”

Sinisa Mihajlovic, Bologna - Foto Antonio Fraioli

Domani è una partita che dobbiamo cercare a tutti i costi di portare a casa. Non dobbiamo farci ingannare dal loro ultimo posto. Siamo usciti per la prima volta dalla parte sinistra della classifica. Ora tra Cagliari e Sampdoria abbiamo due partite alla portata e dobbiamo ritornare dov’è il nostro obiettivo. Se domani riusciamo a vincere le cose si aggiustano un po’“. Sinisa Mihajlovic, tecnico del Bologna, non si nasconde alla vigilia della sfida interna di campionato contro il Cagliari. Quattro punti nelle ultime cinque partite che non rispecchiano appieno le buone prestazioni dei felsinei: “Possiamo dire di essere in difficoltà, anche se questo risultato è derivato dall’aver giocato con molte squadre più forti di noi” ha detto Mihajlovic.

DIFESA – “Sappiamo che non sarà facile domani, e nemmeno con la Sampdoria. Sono sicuro che la squadra sarà molto più aggressiva rispetto a quanto si è visto a Napoli, dove in 45′ minuti abbiamo fatto 5 falli. Se giochi così non puoi vincere con nessuno. Dobbiamo fare la gara che abbiamo preparato, con più aggressività” ha aggiunto l’allenatore del Bologna , che sulla difesa a tre ha spiegato: “Io so che giocando così perdo qualcosa nel pressing offensivo, però so che magari guadagno qualcosa nella compattezza difensiva, poi dipende da tante cose. A me personalmente questo modo di giocare non fa impazzire, ma devo cercare di capire la squadra, come loro si sentono più protetti“.

ARBITRI – Sono stati gli episodi a condizionare le ultime partite, ma Mihajlovic ha tranquillizzato i suoi: “Io gli ho detto che non dobbiamo pensare agli arbitri perché sono cose che non dipendono da noi, non dobbiamo trovare gli alibi in queste cose qui. Al contrario, dobbiamo pensare a noi stessi, e continuare a giocare come sappiamo. Sicuramente c’è un po’ di confusione in tutto. Noi siamo la squadra con il maggior numero di espulsioni e più rigori contro, però non mi sembra una squadra di cattivi”. “È una storia che si ripete perché mi ricordo di essermi lamentato anche l’anno scorso. Ma dobbiamo andare in campo pensando solo a noi stessi, cercando di stare più tranquilli, gestendo meglio l’emotività. Tutto questo vale anche per me” ha concluso l’allenatore del Bologna.

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