Formula 1

F1, Verstappen dice no a ‘Drive to Survive’: “Creano rivalità che non esistono”

L’accesa battaglia per il titolo tra Lewis Hamilton e Max Verstappen sta regalando una delle stagioni di F1 piu’ emozionanti degli ultimi anni. Molti già pensano a come verrà ricostruita da ‘Drive to Survive‘ la docuserie di successo creata da Netflix che da tre stagioni racconta il campionato di F1, spesso romanzando gli eventi ma creando anche un nuovo pubblico al Circus. Proprio la tendenza a ridisegnare ciò che avviene in pista e fuori, cercando di renderlo più drammatico di quanto sia realmente, ha già fatto storcere il naso a più di un pilota tra cui proprio Verstappen che ha annunciato il suo ritiro dalle scene. “Capisco che questo deve essere fatto per aumentare la popolarità della F1 negli Stati Uniti . Ma da parte mia, come pilota, non mi piace farne parte” ha detto Verstappen in un’intervista rilasciata prima della gara statunitense della F1 2021.

Il motivo? La versione dei fatti un po’ romanzata fatta da Netflix nelle prime tre stagioni mandate in onda, in particolare l’esasperazione della rivalitàtra Lando Norris e Carlos Sainz, allora compagni in McLaren, che invece non sembra corrispondere alla realtàtanto che tanti protagonisti del Circus (in primis il Ceo della McLaren, Zak Brown, e il team principal di Red Bull, Chris Horner) hanno criticato la narrazione fatta da Netflix in Drive to Survive 3: “Hanno inventato rivalità che in realtà non esistono. Così ho deciso di non farne parte e non ho più rilasciato un’intervista perché in realtà non c’é nulla da mostrare – ha infatti spiegato Verstappen a riguardo -. Non sono proprio il tipo da fare drammaturgia, voglio solo fatti e cose reali”.

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