La Premier League “si ribella” della presenza saudita. Secondo i media inglesi infatti, 18 società su 20 del massimo campionato inglese avrebbero votato lunedì per congelare provvisoriamente qualsiasi accordo commerciale o di sponsorizzazione del Newcastle che possa in qualche modo essere ricondotto al fondo che detiene l’80% del club. La decisione dello stop, che durerà un mese, è arrivata in una riunione d’emergenza. I club inglesi temono infatti che i Magpies possano beneficiare di ricche intese con società di proprietà saudita, che permetterebbero loro di aggirare le regole interne del fair-play finanziario.
In Premier League, ai club è consentita una perdita triennale massima di 105 milioni di sterline. Le 18 società che hanno votato lo stop (unico voto contrario il Newcastle, il Manchester City si è astenuto) temono che la nuova proprietà possa firmare accordi che permetterebbero ai Magpies di spendere sul mercato più di quanto consentito. “Se non avessimo agito così, niente avrebbe impedito al Newcastle di sottoscrivere un accordo da 100 milioni di sterline per i naming rights dello stadio con una compagnia saudita legata alla proprietà. E avrebbero potuto usare quei soldi per comprare giocatori a gennaio, aggirando le regole sul fair-play finanziario” ha detto ha spiegato a ‘Sky Sports News’ un dirigente della Premier, di cui non è stata rivelata l’identità.