A un passo dal disastro, poi la vittoria che potrebbe dare un nuovo impulso alla stagione. La Juventus continua a giocare male e a sembrare lei la piccola in campo anche contro lo Spezia, ma stavolta in rimonta e in qualche modo i tre punti arrivano e danno respiro a una classifica che ora recita 5 punti e che alla casella vittorie vede spuntare il numero 1 a sostituire il drammatico 0. I tifosi sanno che non basta questa vittoria che, diciamola tutta, se non fosse arrivata avrebbe aperto a scenari non troppo lontani da una concreta messa in discussione di Allegri, che era attesa e che forse doveva arrivare in modo più netto e nitido e senza ritrovarsi sotto ancora una volta. A ogni modo, il successo c’è, è il primo e ci sono ancora 99 punti da assegnare. Da La Spezia potrebbe essere iniziata quella che fra alcuni mesi potrebbe essere definita la “rimonta scudetto”, oppure un fuoco di paglia di inizio autunno. Sta ora alla Vecchia Signora ritrovare la continuità, essere di nuovo un’armata inscalfibile, dando l’impressione però di solidità e non di fragilità come visto anche stasera contro le Aquile che hanno giocato una partita davvero di spessore e che sembrano seguire le idee di un Thiago Motta che sembra avere in mano tutto per centrare la salvezza.
Nel primo tempo avvio a ritmi bassi da parte di una Juventus ferita e ancora convalescente. Le occasioni arrivano comunque e la più pericolosa è sul piede di De Ligt che in mischia col mancino non trova precisione da posizione vantaggiosa, poi poco prima della mezzora la sblocca Moise Kean. Gran sponda di testa di Rabiot per il classe 2000 che prende la mira e fulmina Zoet. La reazione dei liguri c’è e al 33′ ci pensa Emmanuel Gyasi a beffare Szczesny con una conclusione meravigliosa per l’1-1 con cui si va all’intervallo. Pronti-via nel secondo tempo e la Juve si distrae venendo infilata in contropiede. La sfera arriva ad Antiste che va in percussione personale e sorprende il portiere bianconero sul suo palo, facendo esplodere il Picco e portando in vantaggio i padroni di casa. Gli ospiti vanno in completa confusione per alcuni minuti, poi Allegri inserisce Morata e Bernardeschi e striglia la squadra chiamandola all’arrembaggio. Quando tutto sembra lasciar presagire a un nuovo disastro stagionale, Chiesa si costruisce il gol del pareggio rubando palla a Verde e dando il via a un’azione insistita che viene conclusa dallo stesso figlio d’arte. Passano pochi minuti e in mischia Matthijs De Ligt con un collo pieno trova l’angolino basso e il nuovo sorpasso della Vecchia Signora, che stavolta gestisce il finale e porta a casa tre punti che sanno di liberazione.