Passa il treno, si ferma la corsa. Succede nella sesta tappa della Tirreno-Adriatico 2017, da Ascoli Piceno a Civitanova Marche. Non un’immagine insolita, in verità, ma la polemica infuria tra i direttori sportivi per come è stato gestito l’episodio. Solitamente, lo stop al passaggio a livello viene rubricato come “incidente di percorso” e si lascia correre a distacchi invariati.
Oggi, però, lo stop del gruppo è stato piuttosto lungo, con la fuga composta da Simone Andreetta, Mattia Frapporti, Jonsa Henttala, Ben Gastauer, Davide Ballerini, Raffaello Bonus, Pavel Kotchetkov e Alan Marangoni che ha guadagnato più di tre minuti. La direzione di gara, quindi, ha deciso di fermare i corridori proprio per i tre minuti guadagnati a causa del passaggio a livello chiuso. Le polemiche dei direttori sportivi non sono arrivate tanto sulla sostanza della decisione, ma sul metodo con cui è stata applicata: i corridori in fuga sono stati fermati in un tratto in salita, a soli 500 metri dal GPM.
Il gruppo aspetta il treno! Problema di coincidenze alla #TirrenoAdriatico
Battistrada fermati a 500m dal GPM. Direttori sportivi infuriati pic.twitter.com/XyYTewRLEm— Gianmichele Laino (@gian_laino) 13 marzo 2017