“Immobile? Non ho letto i giornali. Non li leggevo neanche durante gli Europei. Non mi preoccupo molto e nemmeno Ciro deve esserlo. Lui così come tutti gli altri si devono ricordare di quel che sono. Psicologicamente? Stanno benissimo, hanno vinto gli Europei”. Così il ct azzurro Roberto Mancini è intervenuto alla vigilia di Italia-Lituania, match valido per le qualificazioni ai Mondiali del 2022. “I ragazzi devono giocare tranquilli. Il calcio è questo, a volte la palla non entra. In Italia siamo abituati a dover trovare per forza il colpevole, è una nostra indole e dobbiamo isolarci da questo. Magari Ciro al Mondiale ne segna 8 e ci fa vincere la Coppa…”
“Non siamo agitati, il tifoso è tifoso ed è giusto che si agiti, gioisce quando si vince e si arrabbia quando va male, ma è normale – ha continuato – I conti sono semplici: abbiamo tre partite, se le vinciamo – e possiamo vincerle – siamo qualificati al Mondiale“.
“Jorginho dice che solo noi crediamo in questa nazionale? E’ già qualcosa – ha aggiunto il ct azzurro – Nessuno, neanche i miei amici, credevano nell’Italia tre anni fa. La sorte ci è stata vicina all’Europeo, ora ci è meno favorevole. Dispiace aver perso quattro punti contro Bulgaria e Svizzera che non avremmo meritato di perdere. Ma possiamo vincere le prossime tre”.
Sulla formazione: “Al momento non la so neanche io, attendiamo l’allenamento. Sensi sta bene, ha avuto un problema all’inizio della settimana e l’abbiamo tenuto a riposo, si è ripreso e potrebbe essere della partita. Bernardeschi? Sì potrebbe giocare, anche lui è uno dei giocatori freschi. Pessina? E’ una possibilità, Barella è diffidato, ha giocato due partite, è una questione di condizione, Pessina è il suo sostituto naturale”
“Se questa squadra ha le spalle larghe per sopportare le critiche? Penso di sì sono giocatori che hanno anni di esperienza, non credo sia un grande problema” ha concluso Mancini.