“E’ bastato un pareggio contro la Bulgaria, dove l’Italia ha tirato 27 volte in totale e nove in porta, per riaccendere critiche e malumori. Davvero siamo un Paese di scarsa memoria e poca gratitudine“. Così Matteo Marani, su Tuttosport, ha commentato le critiche sul pareggio contro la Bulgaria dell’Italia nella fase a gironi delle qualificazioni ai Mondiali del 2022. E ancora: “Due mesi fa, l’11 luglio, non c’era più posto sul carro che attraversava Roma e simbolicamente il resto, è bastata una partita non vinta per vedere scendere molti. Funziona così nel nostro Paese. Si soccorre sempre il vincitore mai lo sconfitto. È antropologia italiana, un po’ come il saltare il fosso nelle svolte storiche. Tutti con il Papa, tutti contro il Papa. Tutti con l’Imperatore, tutti contro l’Imperatore. Invece servirebbe un pochino di equilibrio in più per giudicare allenatore e giocatori che a Wembley hanno riportato a casa un Europeo dopo 53 anni di lunghissimo digiuno. In questi giorni, al Museo del Calcio di Coverciano dove è rimasta esposta la Coppa, centinaia, migliaia di famiglie si sono susseguite per farsi una foto con il trofeo. È stata la vittoria non soltanto del calcio, quella in Inghilterra, bensì di una Nazione e del suo disperato bisogno di rinascita dopo la pandemia che l’ha colpito più di altre terre”.