Ci cantano la Marsigliese nello stadio e alzano il Trofeo Garibaldi. La Francia, che fino a questo momento aveva segnato solo 4 mete in tutto il Sei Nazioni, doppia il suo score all’Olimpico. Solo una meta di Angelo Esposito alla fine della partita addolcisce la pillola per l’Italia e inchioda il punteggio sul 18-40.
Un’Italia bella a metà nel primo tempo. Inizia alla grandissima con una meta di capitan Sergio Parisse che festeggia come meglio non potrebbe il suo 125° cap in nazionale. Per lui, quella con la Francia è una partita speciale e si vede. Il suo primo tempo ha un’intensità di livello superiore rispetto a quella di qualsiasi altro giocatore in campo. Peccato che l’Italia non sappia concretizzare un paio di situazioni di vantaggio a inizio match che avrebbero potuto infilare la partita su binari più agevoli.
In questo contesto, se non viene punita, la Francia cresce. Inizia a macinare punti con qualche calcio di Lopez concesso con troppa generosità dalla linea difensiva azzurra e poi mette a segno la meta che la tiene avanti a fine primo tempo con una travolgente azione personale di Fickou, che salta tre avversari e approfitta di una strana tenerezza azzurra nei placcaggi (saranno 14 quelli mancati al termine dei primi 40 minuti, 54 al fischio finale). Il resto è il balletto dei calci piazzati: Canna ne sbaglia uno di troppo, mentre Lopez è infallibile: il punteggio alla fine del primo tempo è 11-16 Francia.
L’Italia non rientra praticamente in campo. Il secondo tempo è una successione di mete francesi, da Vakatawa a Dulin, fino ad arrivare a Picamoles. L’Italia prova a cambiare quasi interamente il pacchetto di mischia, ma c’è tanta confusione tra le linee. Solo Esposito, allo scadere, permette agli azzurri di accorciare il passivo.
PAGELLE ITALIA:
15 Edoardo PADOVANI 5,5 – Il vero miracolo lo fa a inizio secondo tempo, quando placca alla disperata Fickou. Impedisce la realizzazione alla Francia che avrebbe potuto mettere il punto sulla partita già dopo 45 minuti. Alla fine si arrangia come può, ma l’Italia ha serissimi problemi (dal 73′ Sperandio s.v. – primo cap per lui).
14 Angelo ESPOSITO 5,5 – Si fa trovare un pelo indietro nell’azione della possibile seconda meta azzurra, salta fuori tempo dando avvio a una sanguinosissima azione francese che – fortunatamente – si conclude solo con un calcio. Le prova tutte per complicarsi la vita (compreso farsi intercettare un calcio nell’area di meta). Non bene per tutto il resto del match, migliora la prestazione di mezzo punto grazie alla meta finale.
13 Michele CAMPAGNARO 5,5 – Primo tempo di sacrificio, ma privo dei guizzi che lo avevano fatto apprezzare contro l’Inghilterra. Rischia grosso nel secondo tempo, quando insieme a McLean si lascia scappare l’avversario. Sempre in collaborazione con il 12, però, ci mette una pezza. Nella stessa azione si fa male al braccio (dal 64′ Benvenuti s.v.).
12 Luke MCLEAN 5 – Risolve troppe volte con calcetti in avanti che non producono esiti. Alterna alcune buone letture a buchi clamorosi. Difficile giudicarlo oggi.
11 Giovanbattista VENDITTI 5 – Una sua ingenuità permette alla Francia di andare al calcio e di accorciare le distanze con Lopez all’ottavo minuto. Mani scivolose oggi sulla raccolta dei calci francesi.
10 Carlo CANNA 5,5 – Tiepido sulla (mancata) realizzazione della prima meta azzurra, si inizia a scaldare con il secondo (facile) calcio. Mette anche il terzo, facendosi perdonare qualche incertezza di troppo nei primi trenta minuti, conditi però dallo splendido passaggio smarcante per la prima meta di Parisse. Nell’ultimo quarto d’ora, l’Italia non gioca più e lui sembra sparire dal campo.
9 Edoardo GORI 5 – Quanta timidezza nei primi placcaggi. Poi inizia a dirigere le mischie come si deve, risolvendo un paio di situazioni complicate a favore dei suoi. Un po’ lento in alcune letture, non ha quel ruolo determinante che lo ha visto protagonista assoluto della ruck-non ruck contro l’Inghilterra. L’ennesimo passaggio di dubbio gusto costringe O’Shea a cambiarlo (dal 50′ Bronzini 5 – ingresso in campo a grande ritmo. Segnerebbe anche una meta, ma l’arbitro, dopo aver consultato il TMO, annulla. Nei minuti finali, sbanda insieme a tutta la squadra).
8 Sergio PARISSE – capitano 6,5 – Bagna il suo 125° cap con una meta improvvisa dopo soli due minuti di gioco. Inizia il match come meglio non potrebbe e sembra avere l’energia del più giovane dei suoi. Gioca contro la “sua” Francia e ha lo spirito negli occhi. Minuti conclusivi in apnea, specchio fedele del resto della squadra.
7 Simone FAVARO 5,5 – Primi minuti in versione cagnaccio, poi un po’ di fatica nel resto del primo tempo. Non ha ancora il piglio giusto dei giorni migliori e dopo 50 minuti lascia il campo. (dal 50′ Mbanda’ 5,5 – molta grinta, ma poca sostanza. Ha un grosso problema e si chiama Picamoles. Cerca di alzare il livello della sua prestazione con delle spinte aggressive in mezzo al campo, ma è troppo poco)
6 Abraham STEYN 5 – All’inizio si gasa sull’onda della grande prova dei compagni di squadra, poi soffre anche lui nelle mischie. Nel secondo tempo placca troppo di rado, lasciandosi scappare gli avversari con una facilità imbarazzante.
5 Andries VAN SCHALKWYK 5,5 – Percussionista. Nei primi minuti riesce ad arare la linea di difesa francese e a recuperare anche dei palloni importantissimi che permettono sì all’Italia di respirare, ma che non vengono trasformati in pericolose azioni offensive. Cala tanto alla distanza.
4 Marco FUSER 5,5 – Intelligentissimo sulle touch iniziali, il più coriaceo tra i suoi in mischia. Si perde Vakatawa sulla seconda meta francese, in collaborazione con Campagnaro. (dal 56′ Biagi 5 – Tanti grattacapi per lui, poche soluzioni. Viene puntualmente messo in difficoltà dalla mischia avversaria)
3 Lorenzo CITTADINI 4,5 – Un po’ tenero in mischia nei primi minuti, ma contro il pacchetto francese c’è da soffrire. Sbaglia anche un passaggio che avrebbe potuto mandare in meta Esposito e dare un indirizzo ben preciso alla partita. La Francia gli prende subito le misure e le mischie azzurre ne risentono. E’ il primo a lasciare il campo. (dal 41′ Chistolini 5 – perde una palla in zona offensiva nel momento decisivo per l’Italia. Il resto del match è fatto di sofferenza in mischia)
2 Leonardo GHIRALDINI 5 – Qualche problema fisico per lui a metà del primo tempo (che causa un’interruzione del gioco nel miglior momento dei francesi). Continua la partita con un indice di nervosismo molto alto. (dal 62′ D’Apice s.v.)
1 Andrea LOVOTTI 5 – Sbandata paurosa sulla prima meta francese, quando si fa sfuggire Fickou rinunciando a placcarlo. Un po’ scivoloso in alcune circostanze in cui si richiede maggior forza da parte dei piloni. (dal 66′ Panico s.v.)