È un ottimo Vasek Pospisil quello che batte, in una battaglia all’ultimo sangue, un buon Fabio Fognini: il tennista di Arma di Taggia cede 2-6 3-6 6-1 6-3 7-6 al termine di una lotta durissima fisicamente, mentalmente e psicologicamente e non riesce a qualificarsi per il secondo turno degli US Open. Se il buongiorno si vede dal mattino, sembra subito che l’azzurro si trovi in una buona giornata: Fognini vince i primi 4 game dell’incontro e, in quattro e quattr’otto, chiude 6-2 la pratica primo set. La storia del secondo parziale è molto simile: nel terzo game, arriva un altro break per Fabio, il quale gestisce con grande maestria i suoi turni di servizio e, grazie ad un break conclusivo, fissa il punteggio sul 6-3 e si porta 2 set a 0.
Purtroppo, però, come spesso accade, in quel momento arriva un calo di tensione importante: il giocatore di Arma Di Taggia cede immediatamente un turno di battuta e, di conseguenza, inietta tanta fiducia al canadese che, sulle ali dell’entusiasmo, inizia a ritrovare un buon livello di tennis e domina la frazione, conquistandola per 6-1. Nel quarto set, il numero 58 del mondo continua a servire benissimo e Fognini, sebbene più concentrato, deve cedere ancora 6-3 e, dunque, il verdetto viene rimandato al set conclusivo. Qui, il ligure parte a razzo, conquista un break e vola 3-0, ma ecco che qualcosa torna ad incepparsi. Pospisil torna a servire benissimo e, nel settimo game, recupera il break di svantaggio, portando il match in equilibrio fino all’ultimo scambio. Il gioco successivo è l’emblema del match: lotta, lotta e ancora lotta. Lo vince Pospisil e, alla fine, è lui a spuntarla: il canadese conquista il tiebreak per 7 punti a 4 e va a chiudere 2-6 3-6 6-1 6-3 7-6.