“Sono felice di essere qui. La parola chiave dei Friedkin per me è stata ‘tempo’. Questo porta tranquillità ma non voglio troppo ‘tempo’. Non voglio finire settimo o ottavo, voglio accelerare il processo se è possibile. Mi piacerebbe avere più esperienza, arriverà un momento in cui servirà perché ci sono rose più ricche della nostra. E contro squadre più forti giocheremo per vincere”. L’allenatore della Roma Josè Mourinho fissa gli obiettivi della stagione dopo la vittoria per 4-0 sulla Salernitana all’Arechi. Primo tempo bloccato a reti inviolate. Poi un poker nella ripresa con le reti di Pellegrini (doppietta), Veretout e Abraham: “Sin dal primo minuto ho avuto uno stato d’animo di tranquillità, la squadra stava giocando bene – ha detto ai microfoni di Dazn – In 11 contro 10 con la Fiorentina ero preoccupato, oggi sullo 0-0 ero tranquillissimo. Abbiamo fatto quel che dovevamo fare: possesso palla, ricerca della profondità e inserimenti”. E su Cristante: “Sa dare equilibrio, mi piace per questo. Oggi ha giocato un po’ più dietro contro una squadra che fa una costruzione larghissima. Lui e la squadra hanno interpretato bene i momenti della partita”. E sul valore degli allenatori in Serie A: “I giocatori sono più importanti di noi, sono contento di trovare una nuova generazione di tecnici. Ma aspetto Don Claudio (Ranieri n.d.r.) e Antonio (Conte n.d.r.) che forse però ha idee diverse”.
Salernitana-Roma 0-4, Mourinho: “I Friedkin mi hanno dato tempo, ma non voglio finire settimo”
Josè Mourinho - Foto Aleksandr Osipov - CC BY-SA 2.0