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Basket, Messina: “Inutile la serrata per chiedere palazzetti al 50%”

Ettore Messina - Foto FIP

Ettore Messina crede sia “un autogol” non far partire il campionato di basket se non verranno accolte le richieste di aprire al 50% i palazzetti. “La strada migliore è dimostrare che esiste una grande sicurezza al 35% per far accogliere più velocemente la nostra richiesta del 50% – spiega il tecnico dell’Ax Milano dal raduno -. Non credo che proporre una serrata sia fattibile perché molte squadre giocano le coppe. Credo sia doveroso fare pressione sulle istituzioni ma sono convinto che il governo abbia qualche preoccupazione in più per Kabul che per volley e basket“. Messina presenta intanto la nuova stagione, a cui la squadra arriva con l’amarezza per la sconfitta 4-0 nella finale Scudetto contro la Virtus Bologna: “Deve essere la spinta per fare meglio“.

L’obiettivo è continuare a qualificarsi per i playoff di Eurolega e vincere in Italia. “La scorsa stagione è stata molto buona – sottolinea Messina -. Davvero molto buona e non possiamo dimenticare quanto di buono abbiamo fatto. Siamo andati ad un tiro dalla finale di Eurolega. Abbiamo sbagliato solo gli ultimi dieci giorni dopo aver dominato per nove mesi in Italia. Chi ha lo scudetto sul petto è favorita? Sì ma non voglio che Scariolo mi dica che metto pressione. Il suo ritorno in Italia è una cosa bella e un valore aggiunto per la Virtus Bologna“.

La Milano della prossima stagione sarà “più profonda, più fisica, più italiana“, con Pozzecco come assistente allenatore. “L’ho scelto perché ha qualità diverse da me ma non chiamateci poliziotto buono e poliziotto cattivo. Non credo si debba calmare nei suoi atteggiamenti, sicuramente la componente di stress da capo allenatore è diversa dalla tranquillità di vice“. Messina poi non si sbilancia sulla scelta del capitano, ma precisa: “Non la penso come Allegri: l’anzianità pregressa fa testo“. Non è da escludere dunque che la scelta ricada su Nicolò Melli, tornato a Milano dopo sette anni: “È maturato molto, parla con i compagni sia con la voce che con l’esempio. Comunque non abbiamo ancora scelto, ne parleremo presto nello spogliatoio“.

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