A Tokyo 2020 non si parla solo di sport, ma c’è spazio e visibilità anche per mandare messaggi forti. È quanto accaduto all’Ariake Gymnastics Centre, dove le atlete dell’Azerbaigian hanno deciso di non indossare body variopinti, bensì neri, per rispetto nei confronti della crisi umanitaria, sociale ed economica che il loro Paese sta attraversando. L’obiettivo è anche quello di far riflettere il mondo sulla guerra tra Azerbaigian e Armenia per il controllo del Nagorno-Karabakh, regione a maggioranza armena, ma sotto il controllo degli azeri: questo brutale conflitto ha già provocato circa duemila vittime in questo 2021. Le azere hanno concluso la gara al decimo posto, mancano per poco la qualificazione in finale.
Tokyo 2020, ginnastica ritmica: le atlete azere in nero ricordano la crisi del loro Paese
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