E’ braccio di ferro tra la città di Hiroshima e gli organizzatori dei Giochi olimpici di Tokyo 2020. Quest’ultimi hanno infatti rifiutato il minuto di silenzio per le vittime del bombardamento atomico del 1945, che si sarebbe dovuto tenere il 6 agosto come riportato dal quotidiano giapponese Asahi Shimbun. I funzionari della città avevano anche accolto il presidente del Cio Thomas Bach a luglio per un tour dei siti commemorativi del bombardamento atomico, ma non è bastato: “Sono deluso – spiega il presidente ad interim della Confederazione delle organizzazioni per le vittime della bomba atomica, Toshiyuki Mimaki -. Non pensavo che un breve momento di preghiera potesse incontrare obiezioni da parte di qualcuno. E’ un peccato che (Bach, ndr) sia venuto all’Hiroshima Peace Memorial Museum e tuttavia non gli sia venuta voglia di chiedere un momento di silenzio”. Nonostante ciò, durante la cerimonia di chiusura dell’8 agosto è prevista una commemorazione per le vittime di tragedie storiche.
Tokyo 2020, rifiutato il minuto di silenzio il 6 agosto: la città di Hiroshima protesta
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