Atletica

Tokyo 2020, Jacobs: “Mio padre mi ha scritto prima della gara, non l’ho mai incontrato”

Marcell Jacobs - Foto Pagliaricci/GMT

Non si sono mai conosciuti, si sono sentiti per la prima volta durante il lockdown, ma una finale olimpica è la molla giusta per riavvicinarsi. Il padre di Marcell Jacobs ha incoraggiato il figlio, che non conosce perché si separò dalla madre quando il campione olimpico in carica dei 100 metri aveva appena sei mesi, mandandogli un messaggio prima della gara che poi è valsa un incredibile risultato per l’Italia: “Mi ha scritto prima della gara, dicendo ‘puoi farcela, noi siamo con te'”.

L’azzurro, nato a El Paso da madre italiana e padre americano e poi vissuto praticamente per tutta la vita nel Bel Paese, racconta il complicato rapporto col padre: “Ho vissuto tutta la mia vita senza un padre. E quando la gente mi chiedeva, chi è tuo padre dicevo sempre non lo so. Non lo so. Poi abbiamo cercato di iniziare ad avere una relazione con lui. Per me è stato davvero importante. Non ho mai visto mio padre. Ma ho iniziato a parlare con lui un anno fa per la prima volta. Questo mi ha aiutato ad arrivare qui con una buona mentalità”.

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