Il Tribunale Arbitrale dello Sport (Tas) ha confermato la squalifica del velocista svizzero d’origine giamaicana Alex Wilson. Un test fuori gara effettuato lo scorso 15 marzo aveva rivelato la presenza del trenbolone, uno steroide anabolizzante, nelle sue urine, e l’Atletica Integrity Unit (AIU) lo aveva immediatamente squalificato.
Wilson si era difeso dando ‘la colpa’ alla contaminazione nella carne di manzo consumata in un ristorante giamaicano negli Stati Uniti. Per questo motivo il Comitato Olimpico Svizzero aveva revocato la sua sospensione provvisoria ma Iau e Tas hanno ribaltato tale decisione. Wilson non potrà quindi partecipare alle Olimpiadi di Tokyo.