Il Torino di Ivan Juric, trasferitosi in Piemonte dopo l’esperienza positiva all’Hellas Verona, non è andato oltre il pareggio con l’Al Fateh (0-0), al termine dei 90′ regolamentari del match amichevole in questione. Tutt’altro che grandi e indimenticabili emozioni, ma spunti parzialmente interessanti per l’allenatore croato ex Verona. Primo tempo attivo del Torino, propositivo in fase d’impostazione e spesso ‘pungente’ grazie alle iniziative del solito Zaza, sempre pronto a mettersi in mostra in acrobazia o nel gioco aereo in generale. Buon ritmo messo in pratica anche da Baselli e Ansaldi; l’argentino, in particolare, è stato uno dei pochi a puntare e saltare l’uomo, seppur non sia mai arrivato a produrre concrete occasioni da gol.
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Girandola di cambi nel corso del secondo tempo, non particolarmente fruttiferi per ciò che concerne un potenziale cambio di ritmo. Sotto i riflettori il giovane Millico, ‘canterano’ granata, dotato di un innato spirito d’iniziativa e sempre ‘velenoso’ palla al piede, ma non affiancato nel migliore dei modi dai compagni. Verdi, in particolare, dal quale ci si aspettava un salto di qualità tecnico a partire dal suo ingresso, non ha reso all’altezza delle aspettative. Dal canto suo, l’Al Fateh ha reso diligentemente in fase difensiva, con il portiere Koval autore di ottimi interventi; in generale, la linea difensiva degli avversari del club italiano ha performato nel migliore dei modi. Tattiche offensive da rivedere per Juric, naturalmente, considerando che la squadra debba gradualmente imparare un nuovo stile di gioco; notizie positive da Aina, a tratti fisicamente straripante e in grande forma.