Le temperature elevate hanno condizionato in negativo i match di tennis delle Olimpiadi di Tokyo 2020. Dopo il ritiro di Yulia Putintseva a causa dell’eccessivo caldo e le difficoltà, con conseguenti pause, di altre atlete come Anastasija Pavlyuchenkova, la situazione è sembrata quantomeno allarmante. Lo stesso Novak Djokovic, numero uno del mondo nel maschile, ha protestato all’indirizzo degli organizzatori, richiedendo lo spostamento dell’inizio dei programmi di giornata di qualche ora, per consentire un corretto svolgimento degli incontri. Richiesta ascoltata repentinamente dai responsabili dei Giochi nipponici, ragionevole considerando i potenziali problemi fisici connessi agli effetti del sole cocente. “Non è l’esperienza olimpica che vogliamo vivere noi tennisti”, aveva dichiarato Djokovic; detto, fatto: il programma tennistico sarà rivisto per via ufficiale. Condizioni di gioco certamente complesse per gli atleti, non dimenticando inoltre la bolla anti-Coronavirus, ma sogno olimpico indimenticabile e dunque da vivere al massimo.
Tokyo 2020, tennis: proteste di Djokovic e cambio di programma per il troppo caldo
Novak Djokovic - Foto Ray Giubilo