Un oro, un argento, due medaglie e un secondo posto del medagliere. La prima giornata ufficiale delle Olimpiadi di Tokyo 2020 porta con sé, in dote, due medaglie importanti per la pattuglia italiana: la medaglia d’argento conquistata da Luigi Samele nella sciabola maschile e la medaglia d’oro vinta da Vito Dell’Aquila nel taekwondo categoria -58kg. Un inizio davvero con i fiocchi per la spedizione italiana ai Giochi giapponesi.
IL PROGRAMMA, GIORNO PER GIORNO
I RISULTATI DI SABATO 24 LUGLIO
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TAEKWONDO – Vito Dell’Aquila, numero due del mondo, non tradisce le attese: sin dal primo turno il pugliese mette grinta, intelligenza e determinazione riuscendo a superare turno dopo turno senza particolari patemi d’animo. Vittorie nette e roboanti che lo portano dritto in finale dove affronta il tunisino Mohamed Khalil Jendoubi. Una finale equilibrata, piena di tatticismo, ma si decide negli ultimissimi secondi: due colpi vincenti di Vito Dell’Aquila regalano un oro fantastico. A soli venti anni.
SCHERMA – Una medaglia d’argento che vale tanto. Nella sciabola maschile è Luigi Samele a chiudere al secondo posto, un risultato che non deve assolutamente essere preso come una delusione, anzi, il pugliese si è arreso solamente alla leggenda ungherese Szilagy, alla terza medaglia d’oro della sua carriera (Londra 2012, Rio de Janeiro 2016, Tokyo 2020). Delusione invece per Luca Curatoli, uscito troppo presto di scena. Per Enrico Berrè è stato fatale il derby tricolore, proprio con Samele, nei quarti di finale. Nulla da fare nella spada femminile con Rosella Fiamingo che non riesce a replicare la medaglia d’argento conquistata cinque anni fa in Brasile: la siciliana è stata sconfitta ai quarti di finale così come anche Federica Isola. Aveva alzato bandiera bianca negli ottavi di finale Mara Navarria.
CANOTTAGGIO – L’Italremo sogna e fa sognare. En-plein in questo sabato, prima giornata ufficiale dopo la cerimonia di apertura: quattro imbarcazioni (due senza maschile, due senza femminile, doppio pesi leggeri maschili, doppio pesi leggeri femminili) staccano il pass per la semifinale mentre il quattro senza maschile, formato da Matteo Castaldo, Bruno Rosetti, Matteo Lodo e Giuseppe Vicino, vola in finale.
CICLISMO – Alberto Bettiol ci ha creduto. Ha creduto davvero che si potesse giocare una medaglia, non l’oro, ma un piazzamento tra i primi tre sicuramente sì: ma nelle salite finali ha sentito un crampo alla gamba sinistra che ovviamente non gli ha permesso di continuare la gara e di concluderla nel migliore dei modi. Vince un fantastico Carapaz, seconda medaglia d’oro di un ecuadoregno in tutta la storia dei Giochi.
NUOTO – Bell’esordio per la Nazionale italiana nelle acque giapponesi. Un grandissimo Alberto Razzetti trova il quinto tempo nella batteria dei 400 misti e stacca il pass per una finale che sembrava insperata. Avanza in finale anche Gabriele Detti che, nei 400 stile libero, va a caccia di un’altra medaglia a cinque cerchi dopo quella conquistata cinque anni fa, a Rio de Janeiro. Bene anche Ilaria Cusinato, in finale nei 400 misti femminili, mentre avanzano in semifinale, nei 100 farfalla donne, Elena Di Liddo e Ilaria Bianchi.
TENNIS – Due vittorie e due sconfitte. Il bilancio italico della prima giornata di gare del singolare è in perfetta parità: per quel che riguarda le donne è arrivata la netta sconfitta di Sara Errani contro la russa Anastasya Pavlyuchenkova con il netto punteggio di 6-0 6-1. Al maschile esce subito Lorenzo Musetti: il tennista toscano gioca una brutta partita e cede il passo all’australiano John Millman. Le belle notizie arrivano da Lorenzo Sonego e Fabio Fognini: il piemontese vince in rimonta contro il padrone di casa Taro Daniel, match molto equilibrato e che Sonego è riuscito a far girare quando la situazione sembrava ormai ampiamente compromessa. Tutto sotto controllo, invece, per il ligure che ha dominato l’altro giapponese, Yuichi Sugita, in due parziali.
TIRO A SEGNO – Sofia Ceccarello cade ad un passo, Paolo Monna invece ha pochi rimpianti. Si può riassumere così la giornata azzurra: nelle qualificazioni della carabina 10 metri la diciottenne va vicinissima a centrare la finale, al suo esordio a cinque cerchi. A tradirla è l’emozione, nell’ultimo tiro di qualificazione mette a segno un 8.8 che la fa uscire fuori dalle prime otto. Ma Sofia si rifarà presto, ne siamo certi. Nulla da fare invece per Monna nella pistola 10 metri: l’azzurro parte sottotono, prova a reagire ma ormai è troppo tardi e l’eliminazione è scontata.
TIRO CON L’ARCO – Delusione Italia. Nel mixed team Mauro Nespoli e Chiara Rebagliati vengono eliminati agli ottavi di finale dall’Olanda con il netto punteggio di 6-0: un match che non ha mai avuto storia. Il sogno medaglia è sfumato immediatamente.
VOLLEY – Esordio con il brivido. La Nazionale maschile di Gianlorenzo Blengini soffre con il Canada, va sotto due set a zero, vede le streghe, ma grazie a qualche errore di troppo in battuta degli avversari rientra nel match. Poi Juantorena limita gli errori e il match sembra cambiare padrone. Quarto set dominato, tie-break ancora combattuto ma vinto da Giannelli e compagni. Alla fine gli azzurri si portano in albergo la reazione e la vittoria, ma contro la Polonia servirà molto di più.
SOFTBALL E BASKET 3X3 – Esordio agrodolce per l’Italia femminile del basket 3X3. Le azzurre sconfiggono la Mongolia per 15-14 in un incontro soffertissimo e poi cedono alla Francia per 19-16. Invece arriva la terza sconfitta per le ragazze del softball che si arrendono alle favoritissime del Giappone con un netto 5-0. Per Piancastelli e compagne bisognerà vincere le ultime due con Messico e Canada per avere qualche chance di quarto posto.
ALTRI RISULTATI – Eliminazioni precoci per Debora Vivarelli, sconfitta nel primo turno del singolare femminile del tennistavolo dall’australiana Lay con il punteggio di 4-1 (11-7 5-11 11-4 12-10 11-2). Nulla da fare anche nel judo per Francesca Milani, battuta all’esordio da un ippon firmato da Lin Chen-Hao. Vittoria pesante per Irma Testa: nella boxe, categoria -57kg, l’azzurra ha sconfitto la russa Liudmila Vorontsova per 4-1.
