Olimpiadi Tokyo 2020

Tokyo 2020, portiere del Myanmar chiede asilo e giocherà in Giappone

Il Giappone offrirà una chance a Pyae Lyan Aung, il portiere della Nazionale di calcio che sta cercando di trovare asilo nel paese che lo ospita per l’Olimpiade di Tokyo 2020. La Yscc Yokohama, squadra che milita nella terza divisione della J-League, prenderà in prova il giocatore dopo l’approvazione di un visto di sei mesi per ‘attività designate’, che gli consente di restare nel Paese per motivi di lavoro. L’espediente arriva sulla base di una misura di emergenza del governo giapponese per impedire l’espulsione dei residenti birmani in Giappone. Il portiere del Myanmar, durante la partita contro il Giappone, aveva alzato dalla panchina tre dita della mano destra dal significato “We need Justice” durante l’esecuzione dell’inno nazionale e usato come resistenza al colpo di stato militare. Al momento della partenza del 16 giugno, quindi, Pyae Lyan Aung ha espresso timori per il ritorno in patria chiedendo lo status di rifugiato nella prefettura di Osaka.

 

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