Inizio non brillante degli azzurri del tiro con l’arco a Tokyo 2020, che nella giornata della Cerimonia di Apertura dei Giochi si sono cimentati nel ranking round. Chiara Rebagliati, migliore delle azzurre dopo le prime 72 frecce, non nasconde l’emozione del debutto: “Ero sicuramente molto emozionata, sono partita con una prima parte non nelle mie corde, ma nella seconda parte ho cercato di dare il massimo lottando freccia dopo freccia con questo caldo umido che in Italia non siamo assolutamente abituati ad avere. Continuavo a bere acqua cercando di rimanere concentrata mentre andavamo avanti e indietro a tirare le frecce con l’ombrello per ripararci dal sole“.
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“Le condizioni sicuramente non erano delle migliori – sottolinea Rebagliati – ma nonostante questo sono molto contenta. Per me è tutto nuovo, ho vissuto tante emozioni, brividi, tensione, tutte sensazioni che immagazzinerò e metterò dentro un piccolo cassetto, sperando che mi siano d’aiuto per i prossimi giorni quando dovremo affrontare la gara a squadre, per l’individuale e spero anche per il mixed team“.
Uno sguardo sulla prestazione dell’intera squadra lo da la coach Natalia Valeeva: “Chiara ha fatto molto bene la seconda parte di gara, è stata volitiva ed è stata premiata col 10° posto. Lucilla ha cercato di mantenersi nelle sue medie, ha commesso qualche errore a causa del vento e di qualche indecisione, mentre Tatiana ha avuto una rosata più larga rispetto al solito e non è riuscita a rientrare nel suo standard abituale. Adesso è importante rimetterci in gioco e guardare avanti“.
Un po’ di rammarico dunque, come spiega il Ct Sante Spigarelli: “La prestazione delle ragazze è stata in parte deludente per quanto riguarda il rendimento. Siamo arrivate qui con punteggi non eclatanti ma sufficienti per posizionarci dopo la qualifica tra il 5° e il 6° posto: l’8° posto ci va un po’ stretto, anche perché la conseguenza è che il tabellone dei match prevede, se superiamo agli ottavi la Gran Bretagna, lo scontro ai quarti con la Corea del Sud che sappiamo non sarebbe assolutamente facile superare. Sarebbe un evento storico, ma quello che non è mai successo potrebbe accadere qui a Tokyo…“.
Insoddisfazione anche per Maulo Nespoli, unico azzurro in gara, che non nasconde la rabbia per il risultato ottenuto: “Per fortuna è finita questa qualifica… Ho iniziato malissimo, ho cercato recuperare più che potevo, cosa difficile a questi livelli e, alla fine, nonostante sono risalito di tante posizioni ho comunque chiuso col peggior ranking round della stagione“. “Non tutto è perduto, devo voltare pagina e guardare alle prossime sfide – prosegue l’azzurro -. Spesso mi è capitato di tirare molto bene in qualifica ma di perdere subito negli scontri diretti: spero di invertire la tendenza, sia domani nel mixed team che nei match individuali“.