Il direttore tecnico della Nazionale italiana di nuoto, Cesare Butini, a poche ore dall’apertura ufficiale dei Giochi Olimpici di Tokyo 2020, ha parlato delle aspettative sui suoi ragazzi: “Abbiamo svolto il collegiale preolimpico nello stesso sito che ci aveva avvicinato ai mondiali di Gwangju. Cordialità, assistenza e competenza hanno reso il soggiorno ottimo dal punto di vista lavorativo e ambientale. I ragazzi sono determinati e ben preparati. Ci sono grande entusiasmo e voglia di cominciare. La squadra è unita e composta per metà da esordienti alle Olimpiadi e per l’altra metà da atleti che desiderano confermare i risultati prestigiosi ottenuti dai Giochi di Rio de Janeiro. Sarà un’Olimpiade diversa dalle precedenti a causa delle precauzioni poste in atto per prevenire il contagio del Covid. Abbiamo illustrato ai ragazzi tutte le difficoltà che potrebbero incontrare; li abbiamo invitati ad isolarsi il più possibile, concentrarsi esclusivamente sulle gare ed evitare distrazioni”.
Butini è sicuro che l’Italia disputerà una grande Olimpiade, forte anche degli ottimi risultati ottenuti negli ultimi mesi: “L’Europeo di Budapest ci ha dato un’ulteriore spinta per continuare ad allenarci con determinazione, consapevoli che il percorso svolto fino a quel momento era giusto. Gli atleti sono tornati a confrontarsi ad alto livello, hanno ben gestito la vita “in bolla” e hanno misurato la loro preparazione condizionata dal coronavirus e dai problemi legati all’utilizzo delle piscine. Dobbiamo solo ringraziare le società per gli sforzi compiuti e per aver sempre cercato di mettere in pratica le indicazioni federali malgrado le enormi difficoltà organizzative ed economiche. Ma adesso siamo alle Olimpiadi; entrano in gioco Stati Uniti, Australia, Cina e altri paesi leader del nuoto. Sarebbe inutile proiettarsi in lusinghiere aspettative. Pochi centesimi faranno la differenza tra il podio e un piazzamento in finale che sarebbe molto prestigioso. Tengo a sottolinearlo, perché il valore di una squadra non è dettato dalle medaglie, ma dalle prestazioni. Proprio questo chiediamo a tutti i ragazzi. Nuotare al massimo delle loro possibilità, provare a migliorarsi; se poi questo basterà per una medaglia o una finale saremo felicissimi”.
“Format giapponese? Molti atleti dovranno modulare gli sforzi perché si troveranno a gestire nella stessa giornata più impegni. Ai fini del risultato sarà molto importante anche la capacità di ambientamento. Non escludo, quindi, risultati a sorpresa. Paltrinieri? Gregorio arriverà al villaggio il 24 luglio insieme al compagno di allenamenti Domenico Acerenza e al suo tecnico Fabrizio Antonelli. Migliora di giorno in giorno ed è confermata la sua partecipazione a 800, 1500 e 10 chilometri. Siamo fiduciosi”, ha concluso Butini.