“A gennaio c’era stata la possibilità di andare via – spiega l’attaccante – ma sono felice di essere rimasto. Qui c’è una società seria, gestita da persone in gamba, brillanti: il club ha un futuro di alto livello e mi piacerebbe poter dire un giorno di esserci stato quando tutto è iniziato e avere dato il mio contributo a questa crescita“. E in vista della stagione 2021/2022 il calciatore livornese è ottimista: “Niente proclami, ma di certo vogliamo fare meglio rispetto alle ultime stagioni. Sono sicuro che faremo una grande annata e ci toglieremo diverse soddisfazioni. Vedo grande fame negli allenamenti“.
“È importante avere uno zoccolo duro in squadra, facilita l’inserimento dei nuovi – sottolinea Pavoletti -. Quando entro in campo e vedo al mio fianco ragazzi come Joao, Ceppitelli e Cragno, mi sento pronto a sfidare chiunque. Conoscerli mi da’ una sicurezza in più, affronto la partita in un modo diverso. Abbiamo sostenuto insieme tante battaglie sportive“. A livello individuale invece, Pavoletti ammette: “Mi è sempre dispiaciuto sentire di essere considerato soltanto un colpitore di testa. Lo trovo riduttivo, sono più completo di quanto qualcuno possa pensare. Mi rendo utile anche in fase difensiva; l’anno scorso ho confezionato degli assist, mi sono procurato un rigore, contribuisco alla costruzione della fase offensiva. Spetta a me allora convincere i più scettici“.
Cagliari è indubbiamente una tappa importante della carriera del livornese, come sottolinea lui stesso: “Cento presenze in Serie A, le belle immagini della mia esperienza in rossoblù sono tante. Se proprio devo sceglierne qualcuna, direi il gol di Firenze il primo anno, decisivo per la salvezza; la rete, sempre a Firenze, il giorno della nascita di mio figlio; il gol al Benevento di qualche mese fa”. “Sono ricordi che se ci penso mi batte ancora forte il cuore ed è bello ogni tanto riviverli nella mente” ha concluso Pavoletti, pronto ad una nuova stagione in rossoblù.