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Basket, presentate le squadre per Tokyo 2020: “Partire per vincere”

L'Italbasket per le Olimpiadi di Tokyo 2020 - Foto Sportface

L’Italbasket è pronta a volare a Tokyo, dove giocherà il torneo olimpico con gli uomini di Meo Sacchetti e la squadra femminile di 3×3. “Avete scritto una delle pagine più belle dello sport, ricorderete l’esperienza olimpica per sempre. Ora dobbiamo andare in Giappone per vincere, non basta partecipare. Ci dovete credere“. Così Gianni Petrucci, presidente della Federazione italiana Pallacanestro, ha incoraggiato gli azzurri nella conferenza di presentazione a Roma delle squadre qualificate ai Giochi. “Quando sono tornato alla Federbasket sognavo una giornata così, con uomini e donne alle Olimpiadi, il coronamento di una carriera” ha aggiunto Petrucci.

Due qualificazioni conquistate sul campo di casa della diretta avversaria in modo spettacolare, come ricorda il numero uno della Fip: “Ho sempre creduto che avevamo delle possibilità e lo abbiamo dimostrato. La Serbia aveva perso solo tre partite in casa nella sua storia, ma quando sono arrivato lì ho trovato un clima straordinario. I nostri giocatori ci credevano, ho visto in tutti quanti una determinazione incredibile. Questo mi ha caricato perché quando si vuole, si può. Ho visto una partita straordinaria, come l’ultimo canestro fatto dalla nostra giocatrice (D’Alie, ndr). Non è un miracolo, sono capacità“.

È stato bello. Quando arriveranno al villaggio olimpico, i ragazzi proveranno qualcosa di particolare – ha detto invece Meo Sacchetti, Ct della squadra maschile -. Incontreranno persone che si vedono solo in televisione: è una cosa senza paragoni. L’allenatore è bravo se ha bravi giocatori: mai visto un allenatore vincere con giocatori scarsi. Abbiamo fatto capire ai giocatori di essere più forti di quanto pensassero. Ci sono state sorprese, ma io mai avevo visto prima una squadra restare a tavola al completo per un’ora o un’ora e mezza. Ringrazio Messina e Petrucci, fondamentali“.

Mia moglie si chiama Olimpia: quando mi convocarono all’ultimo mi disse che fosse merito suo – racconta Sacchetti -.  “Sento qualcosa di particolare” mi ha detto prima della Serbia. E poi con mia moglie, grazie a Petrucci, siamo andati dal Papa: ci ha aiutato anche lui“. “Lo sport italiano sta vivendo un bellissimo momento – sottolinea invece capitan Melli -. Noi e le ragazze siamo orgogliosi di far parte di tutto ciò. Stiamo vivendo un sogno. Sono capitano da 20 giorni e mi stanno facendo fare un figurone incredibile. Spero che riusciremo a divertirci e godercela fino in fondo: sarà qualcosa di indimenticabile“.

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