Rossi ha spiegato anche come stia cambiando la sua disciplina negli anni: “Sono cambiate le regole di nuovo: ora abbiamo una qualificazione lunga, 125 piattelli, e mi piace perché dà modo di recuperare. Mi piace poco, invece, il fatto che in finale si azzeri il punteggio di qualifica. Lì si tirano i primi 25 piattelli; arrivati a 25 esce il sesto, dopo i 30 il quarto e così via”. “Comunque il vero avversario siamo noi stessi e il piattello, gli altri non sono avversari, ognuno fa la propria gara” ha concluso la portabandiera azzurra.
Tokyo 2020, Jessica Rossi: “Portare la bandiera vale più di vincere l’oro”
Jessica Rossi - Foto Sportface
“Fino a pochi giorni fa sì, ho sognato fin da subito di andare alle Olimpiadi e magari di vincerle. Da quel lato posso dire di essermi tolta le mie soddisfazioni, ma la bandiera mai e poi mai ero arrivata a immaginarla“. Così Jessica Rossi, portabandiera azzurra alle prossime Olimpiadi di Tokyo 2020, in un’intervista a Famiglia Cristiana sul numero in edicola da giovedì 16 luglio. L’azzurra del tiro a volo, specialità trap, si è già tolta la soddisfazione di vincere l’oro olimpico a Londra 2012 ed ora potrà godersi la Cerimonia di apertura portando il tricolore.