Sarà Bjorn Kuipers ad arbitrare la finale di Euro 2020 tra Italia e Inghilterra. Nella cornice di Wembley, la scelta è scontata: serviva un arbitro esperto, impossibile da influenzare anche nello stadio più caldo del post lockdown per l’occasione più importante. Olandese, nato nel 1973, è considerato l’arbitro più ricco al mondo in virtù di un patrimonio stimato in 12 milioni di euro, essendo proprietario di una catena di supermercati. L’esordio in Eredivisie avviene nella stagione 2004-05 e per l’esordio internazionale non bisogna aspettare molto. Anzi, appena due stagioni con il patentino FIFA che arriva nel 2006. Nel 2007 c’è la prima gara arbitrata in Champions League mentre a partire dal 2009 è fisso nella competizione europea per eccellenza. Al suo attivo ha una finale di Champions League, due finali di Europa League, una finale di Supercoppa europea e una finale di Confederations Cup, oltre ad una nomina da quarto ufficiale per la finale del Mondiale 2018. Nell’ultima stagione in Champions League, ha collezionato 9 presenze, estraendo 29 cartellini gialli, due rossi e concedendo ben quattro rigori. Sono sette i rigori concessi in venti presenze di Eredivisie.
Nella stagione in corso ha diretto due gare tutt’altro che fortunate per due italiane: Inter-Moenchengladbach e Juventus-Porto. Ma parlando della stagione appena conclusa, il pensiero non può non andare all’episodio controverso di Manchester City-Psg. “Dell’arbitro l’unica cosa che mi dà fastidio è quando ti manda a fare in culo… mi ha detto ‘fuck you’. Se facessi io una cosa del genere credo che mi squalificherebbero per una decina di giornate“, disse Verratti nel post partita. Un episodio che tutta Italia spera di non vedere anche a Wembley. Che sarà il punto più alto della carriera dell’arbitro olandese, in un momento di massima tensione dopo il rigore dubbio fischiato all’Inghilterra da Makkelie contro la Danimarca. Al fischietto più ricco del mondo l’onore e il carico di responsabilità in una gara storica.