La Fifa è sempre nell’occhio del ciclone, questa volta a finire nella lente d’ingrandimento del Comitato Etico sono i Mondiali del 2006, organizzati in Germania. Dopo il rapporto compilato dalla Federcalcio tedesca (Dfb) sono indagati personaggi di spicco del calcio teutonico tra cui Wolfgang Niersbach, ex presidente della Dfb e vicepresidente del Comitato organizzatore oltre a essere ancora membro degli Esecutivi di Fifa e Uefa; Helmut Sandrock, ex segretario generale della Dfb e direttore del Comitato organizzatore; Franz Beckenbauer, ex vicepresidente della Dfb e membro dell’Esecutivo Fifa e all’epoca a capo del Comitato organizzatore; Theo Zwanziger, ex presidente della Dfb, numero 2 del Comitato organizzatore e in passato membro degli Esecutivi di Fifa e Uefa; Horst R. Schmidt, ex segretario generale della Dfb e vicepresidente del Comitato organizzatore; e Stefan Hans, ex tesoriere della Dfb e del Comitato organizzatore.
Per i primi due l’accusa è di violazione di vari articoli del codice etico, per gli altri anche accuse di pagamenti illeciti e contratti volti a ottenere dei vantaggi dall’assegnazione dei Mondiali alla Germania. Qualche mese fa la Spiegel aveva portato alla insinuato che fosse stata pagata una tangente da poco meno di 7 milioni di euro affinchè i Mondiali fossero assegnati alla Germania, ma la Dfb si è sempre difesa sostenendo che quei soldi altro non erano che una restituzione di un prestito fatto da Robert Louis Dreyfus, l’allora numero uno dell’Adidas scomparso poi nel 2008, per ottenere un ulteriore finanziamento da parte della Fifa.
La Federazione tedesca ha affidato allo studio legale Freshfields che, dopo aver esaminato il caso, ha stabilito che non ci siano prove di voti comprati ma che non è da escludere al 100% l’ipotesi della corruzione visto che non è stato possibile sentire tutte le persone coinvolte, fra cui l’ex presidente Fifa Blatter.