Euro 2020

Italia-Spagna, Luis Enrique: “Nessuna rivincita. Lasciare Roma mia decisione”

Luis Enrique - Foto Lluis CC BY 2.0

Luis Enrique, ct della Spagna, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della semifinale contro l’Italia: “Il gioco dell’Italia? E’ un argomento fondamentale, siamo tra i leader come possesso ma anche loro vogliono dominare il gioco. E’ la prima battaglia da vincere in campo, loro sono bravi anche in non possesso e lo si è visto durante il torneo. Si trovano a loro agio con la palla, se dovessimo fare un altro gioco potremmo adattarci ma preferiremmo avere più possesso palla”. Di seguito le sue dichiarazioni complete.

SUGLI INDISPONIBILI – “Laporte non si è allenato ieri ma ha semplicemente recuperato. Ha preferito recuperare, ma sono tutti a disposizione. Sarabia no, non ha fatto questa trasferta. Tutti stanno bene, poi tutti vogliono essere in campo domani sera”.

SUL PASSAGGIO DEL TURNO – “Voglio dar valore a questo passggio del turno. E’ impossibile sottovalutare l’occasione, non siamo esperti in quanto Nazionale, Essere in semifinale e come lo abbiamo fatto… Ora la gara di domani è una grande occasione, i giocatori avranno tempo per pensare alla partita. Davanti c’è un grande obiettivo e dovremo essere al cento per cento”.

SULLA FAME DELLA SPAGNA – “Non parlerei di fame ma di un gruppo che ha dimostrato voglia di far parte dell’undici di partenza. Non so se sia fame ma è un buon approccio, ogni buona squadra ha questa caratteristica. Dovremo limare i nostri difetti per creare un buono spirito di gruppo. La fame è sinonimo di voglia di fare qualcosa di importante”.

SUL PERCORSO DELLA SPAGNA – “Ho sempre sentito supporto da parte della dirigenza, è un piacere poter rappresentare la Spagna in quanto ct come è stato in quanto giocatore. Ho un contratto fino alla fine del Mondiale, sento il supporto di tutti. Spetta agli altri giudicare il mio operato, sono tranquillo sul mio lavoro, cerco di dare sempre il 100%, sono circondato da ottimi professionisti, ho questa fortuna”.

SULLA ROSA – “C’è stato ricambio di giocatori che cambiano a prescindere da nome e società per le quali giocano. E’ sempre quel che ho provato a fare da quando sono ct della Nazionale spagnola”.

SUL SUO RUOLO DA LEADER – “Sono un leader ma non scendo in campo, quelli importanti per le vittorie sono i ragazzi che giocano, che scendono in campo. Ce ne sono tanti in gruppo, la difficoltà è pressare, fare gol, stare attenti ai movimenti degli avversari e abbiamo tanti giocatori che sanno fare queste cose. Se dovessimo andare in finale sarebbe per merito loro”.

SU BONUCCI E CHIELLINI – “Sono due giocatori importanti, con esperienza, ma non scelgo l’undici in base a chi gioca di loro. Sono concentrato su cosa facciamo noi in campo. E’ chiaro, mi piacerebbe che ci fosse Leonardo Spinazzola ma più giocatori bravi ci sono in campo e meglio è per il calcio in generale”.

SU LAPORTE – “E’ stato convocabile, ha iniziato a mettere in mostra tutte le sue qualità. E’ un ottimo difensore dal punto di vista offensivo e difensivo. I nostri difensori devono essere calmi per costruire da dietro, per trovare il centrocampista libero. Ma lui è bravo di testa, è forte fisicamente, sa usare i due piedi, è veloce, gioca in avanti, in copertura. E’ un ottimo difensore e siamo contentissimi che Aymeric abbia deciso di rappresentare la Spagna”.

SU UNA RIVINCITA – “Sono andato via per una mia decisione, la Roma voleva che rimanessi in società. E’ stata una mia decisione, non c’è rivincita. L’Italia è un paese che mi piace tanto, cerco sempre di visitarla: è bello giocare contro l’Italia, ci giocheremo anche a ottobre, in Nations League. Per me è sempre un piacere”.

SULLA SUA AVVENTURA IN ITALIA – “Dieci anni fa eravamo più giovani ma cercavo di fare calcio propositivo allora e ora altrettanto, è la mia identità. Se domani vinciamo sarà una grande cosa per noi ma se dovesse farlo l’Italia, in modo giusto, tiferò per l’Italia in finale”.

SU THIAGO ALCANTARA – “E’ un bravo giocatore, ottimo. Tutti conoscono le sue qualità, però abbiamo una squadra forte. Io cerco di dare minutaggio a tutti quanti, lui ha esperienza e siamo felici di averlo. Poi devo fare delle scelte e le mie decisioni parlano chiaro”.

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