Si è aperta con la scena più bella di tutte: Gareth Bale che consegna una targa ad Eriksen con la scritta “Brysia wella” (“Guarisci presto” in gallese). Una sfida che si apre così, non può non essere stupenda. E Galles-Danimarca 0-4 non ha risparmiato spettacolo, offrendo storie diverse per i protagonisti in campo. A partire da Kasper Dolberg che nella sua Amsterdam, da ex Ajax, si prende la scena con una doppietta splendida che rilancia la sua candidatuta per una maglia da titolare: la prima rete al 27′ è una magia col destro a giro da fuori area che manda fuori gioco Ward, che perde il duello nella sfida col compagno al Leicester, Schmeichel. Al 48′ c’è il 2-0: un regalo di Neco Williams premia l’attaccante del Nizza che firma il 2-0 che chiude i giochi. Da questo momento in poi, il Galles non ci prova più. Gareth Bale – fin troppo decentrato – chiude il suo torneo senza gol, con un rigore sbagliato e con più di una prestazione opaca. Ne segna uno in più invece Joachim Maehle che, dopo il sigillo contro la Russia, firma un’altra rete capolavoro con un mancino sotto l’incrocio. E c’è gioia anche per Braithwaite dopo un lunghissimo controllo var.
Ma la scena è di Kasper Dolberg, talento luminosissimo del Silkeborg, passato giovanissimo all’Ajax con 45 gol in tre stagioni ad Amsterdam, proprio lo stadio che l’ha visto brillare ad Euro 2020. Ora una nuova stagione col Nizza, dopo lo scorso campionato con appena sei reti all’attivo. Come Schick, come Damsgaard, c’è un Europeo che può offrire la chance per la riscossa definitiva del talento danese che scippa il posto da titolare a Poulsen, si regala una serata da ricordare e firma le prime due reti in una fase ad eliminazione diretta europea per la Danimarca dai tempi della finale trionfale del 1992. C’è margine per sognare per una Danimarca che ha iniziato con lo shock del dramma sfiorato e che ora sembra aver riacquistato la sicurezza nelle giocate e una carica in più. L’unica nota stonata è l’infortunio di Kjaer con un problema al flessore che fa temere il peggio. Si aspetta l’esito degli esami strumentali. Comunque vada, Simon Kjaer è già il protagonista tecnico e carismatico di questo Euro 2020 da brividi.