E’ il momento della verità. Tre partite troppo belle per essere vere o le prime tre sfide di un continuo crescendo verso traguardi non certo immaginati alla vigilia di Euro 2020? Italia-Austria potrà dare le prime risposte alle domande che attanagliano la mente dei tifosi azzurri, che hanno ancora negli occhi il girone tutto lustrini fatto di sette gol segnati, zero subiti, un gioco francamente stellare e la sensazione di entusiasmo e credibilità che non si vedevano da anni.
Il fatto è che ora si fa sul serio. Non si gioca più a Roma ma a Wembley, e speriamo di poter tornare in questo stadio fra alcuni giorni, non ci sono in palio uno o tre punti, ma la sottile differenza tra restare in corsa e andare ai quarti o tornare a casa, a Roma, non per preparare il quarto ma perché si è salutata la competizione. Insomma, l’Austria è un’avversaria forte e temibile, ma l’Italia vista fin qui è nettamente superiore. Al diavolo la scaramanzia, c’è poco da nascondere dietro al dito: un’eliminazione agli ottavi contro gli austriaci farebbero gridare al fallimento rovesciando completamente le prospettive di quanto visto fin qui.
Per evitare di mandare in frantumi il sogno, ma anche la realtà, non serve poi tanto: basta replicare quanto fatto fino a una settimana fa, alzando ulteriormente intensità e soglia della concentrazione visto che la partita è secca e senza appello. Insomma, mostrare maturità, sì, ma senza perdere di vista quella voglia di divertirsi che ha caratterizzato fin qui gli azzurri. Col fiato sospeso, con la febbre del sabato sera, milioni di italiani sono pronti a non rimanere delusi.