Austria sì. Ma tanta Germania e Bundesliga. L’Italia si prepara all’ottavo di finale di Wembley contro l’Austria, vale a dire l’avversaria più ostica affrontata fin qui dai sorprendenti azzurri di Roberto Mancini capaci di inanellare record (quello di Pozzo di risultati utili consecutivi, 30), di blindare la porta (un gol subito in quindici partite) e di chiudere la fase a gironi con un percorso immacolato (tre vittorie su tre, sette gol fatti, zero subiti). Adesso, però l’asticella si alza e si alzerà inevitabilmente se anche l’Austria non sarà altro che una spettatrice passiva del percorso fin qui dominante dell’Italia. L’Austria piace, è una di quelle con l’identikit perfetto per poter rappresentare una potenziale sorpresa del torneo e soprattutto ha calciatori forti in ogni reparto e con l’esperienza giusta dei top cinque campionati europei. Si parte dalla difesa e i nomi sono i soliti: Lainer, Dragović, Hinteregger, Alaba. Qualità, esperienza e un reparto invidiabile per più di una Nazionale agli ottavi. Anche se fin qui, la difesa è apparsa tutto fuorché perfetta. Una porta inviolata contro l’Ucraina, è vero, ma poco attenta contro Olanda e Macedonia, a partire da quell’Alaba che dopo una vita al Bayern Monaco, ha deciso di cambiare corso e di trasferirsi al Real Madrid.
Occhi puntati e diverse opzioni a disposizione a centrocampo dove potrebbe agire Laimer con Schlager e l’incognità del terzo a centrocampo: Baumgartner è la soluzione, come lo è Grillitsch ma alla fine potrebbe toccare a quella che è una delle stelle della formazione di Foda: Marcel Sabitzer, tuttocampista e uomo ovunque, giocatore completo in grado di garantire qualità (vedi l’assist a Lainer all’esordio con la Macedonia) e quantità. Ma anche duttilità: dal centrocampo in su può praticamente giocare ovunque, interno di centrocampo, trequartista, esterno sulle due fasce e anche seconda punta. Piace ai club italiani ma sembra nato per giocare in Premier League. Piace in Italia anche Sasa Kalajdzic, ragazzone di 2m e reduce da una grande stagione in Bundesliga con la maglia dello Stoccarda con 16 gol stagionali. Dovrà giocarsi una maglia da titolare con Marko Arnautovic, comparsa del Triplete interista e promesso sposo del Bologna di Mihajlovic. Storie e sottotrame che si intrecciano. A partire dal Ct Franco Foda che sfiderà per la seconda volta Roberto Mancini a diciotto anni di distanza da un Lazio-Sturm Graz di Coppa Uefa deciso dalla rete di Chiesa (Enrico). Insomma, occhio a Federico.