Euro 2020

La grande chance della Svezia contro Lewa. Vietato sbagliare per tre Nazionali

Alexander Isak, Svezia - Foto Rolandhino1 CC BY-SA 4.0
Alexander Isak, Svezia - Foto Rolandhino1 CC BY-SA 4.0

La prima, grande sorpresa di questo Europeo 2020 può essere la stessa che da quando ha perso il suo giocatore più forte, sembra essere per diritto di natura particolarmente predisposta al ruolo di rivelazione. Si parla della Svezia che da Euro 2016 (e dall’addio di Ibrahimovic) ha saputo trovare la forza nonostante il forfait del giocatore più forte della sua storia. Da quel momento la qualificazione al Mondiale a scapito dell’Italia contro ogni pronostico e ora anche un possibile e clamoroso primo posto del girone davanti a Spagna e Polonia. Un dato ancora più incredibile se si pensa alle difficoltà della vigilia con l’incubo Covid che si è affacciato e ha presentato un colpo pesantissimo: Kulusevski e Svanberg. Uno 0-0 solido all’esordio contro la Spagna, la vittoria di misura contro la Slovacchia e ora la grande opportunità contro la Polonia per blindare un primato che avrebbe un valore incredibile in vista degli ottavi di finale. La sorpresa è Isak, che non ha ancora segnato ma ha praticamente tenuto in piedi da solo un reparto offensivo che in più di un momento della gara si è ritrovato costretto a svolgere lavoro sporco e di sacrificio per far respirare la squadra. Un lavoro sporco che l’attaccante della Real Sociedad ha svolto con ‘pulizia’, impreziosendolo con giocate di qualità. Ora il duello contro il bomber per eccellenza, quel Robert Lewandowski che dopo essersi sbloccato con la Spagna, non vuole più fermarsi.

Vietato sbagliare per la Spagna che dovrò vedersela contro una Slovacchia abbordabile ma imprevedibile. Merito di un Duda che non lascia punti di riferimento e di un Mak che sulla fascia può creare problemi. La Spagna ha bisogno del trascinatore capace di risolvere partite bloccate, quello che fin qui non ha ancora trovato. Può esserlo – in altra forma – Busquets, al ritorno dopo la positività al Covid. Senza di lui, la Spagna non ha convinto. Potrebbe non essere un caso. Come non hanno ancora convinto definitivamente le Nazionali del gruppo F: Francia, Germania e Portogallo hanno bisogno di una seconda prova definitiva. La Francia (già qualificata) è stata costretta allo stop dall’Ungheria, il Portogallo è caduto sotto i colpi di una Germania che ha perso all’esordio con i transalpini. Per non correre il rischio di una esclusione di lusso, c’è bisogno della prova d’orgoglio in un girone di ferro che non ha ancora offerto l’identikit della squadra da battere.

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