Jon Rahm si lascia alle spalle l’incubo Covid e trionfa in California, con un totale di 278 (69 70 72 67, -6) colpi e due birdie decisivi nel finale, in occasione della 121esima edizione dello US Open. Il basco è il quarto giocatore spagnolo a imporsi in un evento del Grande Slam e primo nella storia di questo torneo. Ma a La Jolla (San Diego) c’è un risultato super per Guido Migliozzi che debutta in un Major con un quarto posto con 282 (71 70 73 68, -2) entrando nella Top 100 del world ranking e passando dalla 103/a alla 72/a posizione (miglior azzurro). Il vicentino dopo questo traguardo si fermerà negli Stati Uniti dove, dal 24 al 27 giugno, giocherà il Travelers Championship (PGA Tour) al fianco, tra gli altri, di Francesco Molinari. “Le parole non possono descrivere che settimana sia stata questa. Mi sono goduto ogni secondo e dedico questo risultato a tutto lo staff e alla mia famiglia”, ha detto il 24enne veneto.
“Credo molto nel karma ed ero sicuro che dopo quell’accadimento (Covid n.d.r.) sarebbero arrivate grandi cose. E’ una vittoria fantastica, che mi riempie il cuore di orgoglio”, ha spiegato Rahm dopo l’exploit allo US Open che gli ha permesso di passare dalla 3/a alla prima posizione del ranking mondiale. Per Rahm anche un assegno di 2.250.000 dollari a fronte di un montepremi complessivo di 12.500.000.