La prima gara ufficiale tra Ucraina e Austria sarà l’occasione per capire quale sarà la partner di ricordi del Ct Mancini al ritorno a Wembley. L’Italia si è qualificata come prima del suo girone e dovrà affrontare una di quelle due Nazionali nello stadio più importante in terra inglese, teatro della sconfitta della Sampdoria del Mancio in finale di Coppa dei Campioni nel 1992. Ucraina o Austria. Shevchenko o Foda. La suggestione direbbe Sheva, avversario anche nel cammino trionfale del 2006, e chissà quali sono i pensieri di Tassotti, nella veste di assistente. Quel che è certo è che Ucraina e Austria rappresenterebbero l’avversaria più dura di questo cammino azzurro agli Europei fin qui. Archiviate senza problemi le pratiche Turchia, Svizzera e Galles, l’Italia vuole dimostrare di essere davvero all’altezza delle altre pretendenti al titolo continentale.
Chi vince si prende il secondo posto, Ucraina o Austria, l’Italia aspetta fiduciosa. La Nazionale ucraina ha armi offensive da sfruttare: Malinovskyi è una conoscenza del nostro calcio, Yaremchuk è uno dei migliori centravanti visti fin qui e Yarmolenko sembra vivere una seconda giovinezza dopo anni sottotono tra Premier League e Bundesliga. Dall’altro lato, c’è un’Austria che contro l’Olanda è stata tradita dal suo uomo più rappresentativo, quel Alaba autore del fallo da rigore decisivo. Ma non solo: c’è Sabitzer, tra i migliori in Bundesliga, e con lui Arnautovic, al ritorno dalla squalifica mentre Kalajdzic (che piace a Millan e Roma) dovrebbe partire dalla panchina. Nell’altra gara del gruppo C, l’Olanda se la vedrà contro la Macedonia del nord in quella che può essere l’ultima partita da professionista di Goran Pandev. Emozioni a non finire anche in Russia-Danimarca a Copenaghen a pochi giorni dal dramma sfiorato di Eriksen, in un’immagine ancora viva negli occhi di Kjaer e compagni, ancora a zero punti e a caccia di una vittoria dal significato speciale. E infine Finlandia-Belgio con Lukaku e compagni che vogliono confermarsi come la squadra da battere.