Il Sachsenring è la sua pista. Marc Marquez lo conferma vincendo per l’undicesima volta consecutiva il Gran Premio di Germania, l’ottava in MotoGP. Le altre tre, tra classe 125 e Moto2, risalgono al triennio 2010-2012. Un dato mostruoso già di suo, anche se riferito a uno dei piloti più forti della storia, ma che fa ancora più impressione se si pensa all’ultimo anno del pilota di Cervera, tre volte sotto i ferri e rientrato solo nella terza tappa stagionale, non riuscendo mai ad avvicinarsi al podio complici le numerose (e comprensibili) noie fisiche dovute alle operazioni. Eppure al Sachsenring, la chance di tornare sul gradino più alto del podio Marquez non se la fa scappare, tornando a vincere dopo 581 giorni, a oltre un anno e mezzo dal successo di novembre 2019 al Gran Premio di Valencia.
Non può niente neanche un Miguel Oliveira che nell’ultimo periodo è indubbiamente uno dei piloti più in forma. Per lui terzo podio consecutivo dopo il terzo posto al Mugello e la vittoria di due settimane fa a Barcellona. Non basta però un’altra prestazione formidabile a fermare Marquez dove nessuno l’ha mai battuto in classe regina. Neanche uno stop di quasi un anno, tre operazioni e un lunghissimo recupero hanno fermato un pilota sempre più leggendario. Rimane però la sensazione che Oliveira si stia ritagliando un futuro molto roseo.
