Martedì ad Anversa Timothy Castagne si è sottoposto ad un intervento di sei ore dopo lo scontro subito nella sfida d’apertura contro la Russia. Intorno all’orbita dell’occhio destro gli sono state posizionate diverse piccole placche metalliche. Se l’impatto (devastante) fosse stato di qualche centimetro più in alto, alla testa, Castagne avrebbe subito danni neurologici che ne avrebbero probabilmente compromesso la carriera.
Una piccola consolazione per l’ex Atalanta i cui tempi di recupero sono stimati in circa due mesi. Non è la prima volta. Nel 2015 Castagne, allora al Genk, aveva subito un infortunio analogo in una partita contro il Beveren e restò fuori per 4 mesi avendo anche problemi di vista e aveva sofferto di emicranie. Da piccolo poi, soffriva di esoforia, una forma di strabismo in cui gli occhi tendono a deviare verso l’interno e che anche per quel motivo a suo tempo subì un’operazione.