Se riuscirà a replicare lo splendido esordio del 2016, sarà il tempo a dirlo. Ma il Galles di Page a Baku convince, vince, lo fa 2-0, subendo 0 reti e mettendo in mostra le sue qualità principali. Luci e ombre per Ramsey e Bale. Ma le luci sono talmente importanti che superano le piccole sbavature di una partita che porta la loro firma. Due chance fallite dallo juventino che al 42′ firma l’1-0; un rigore sbagliato per Bale che però sigla due assist splendidi per le reti di Ramsey e Roberts. Tanto basta per portarsi a quota quattro punti e avvicinare il traguardo degli ottavi di finale. Tutti i reparti convincono: Mepham guida la difesa e annulla Yilmaz, Allen fa buona guardia in mediana e limita Calhanoglu, Bale e James sono due spine nel fianco e l’unico in ombra è l’autore del gol dell’esordio, Moore. Ma quel che spicca è un’altra prova negativa per la Turchia, una delle Nazionali più attese dopo i soli tre gol subiti nella fase di qualificazione e una rosa che conta elementi di spessore.
Il campione di Francia, Yilmaz è ancora una volta in ombra; Calhanoglu mai nel vivo del gioco, Celik sbaglia ancora una volta molto, persino Under – il più positivo contro gli azzurri – è apparso svagato. I tempi della semifinale del 2008 sembrano lontani e il Ct Guners rischia davvero il posto. Per la qualificazione serve ora un miracolo. Quel che non serve al Galles che crede ad un altro grande cammino grazie ad una rosa che è mix di talento giovane ed esperienza. Destino nelle mani dei campioni e uomini più rappresentativi. Se Bale e Ramsey saranno quelli di oggi, sarà tutto più facile. Anche dimenticare le ombre e far risaltare le luci.
