Calcio estero

Shakhtar, presentato De Zerbi: “Troppo bello per essere vero. Ho sete di vittoria e voglia di trofei”

Roberto De Zerbi, foto Shakhtar Donetsk

Presentazione ufficiale per mister Roberto De Zerbi, allenatore dello Shakhtar Donetsk: “Sono arrivato qui con molto entusiasmo e voglio godermi il mio lavoro. Sono arrivato in un club che considero di primo livello. I giocatori qui sono molto forti e voglio instillare in loro la mia visione del gioco, essere un modello per loro. Le mie prime impressioni sono ottime. Mi sembra che tutto sia troppo bello per essere vero. Ho già instaurato un bellissimo rapporto con lo staff del club. I giocatori sono professionisti che prendono le proprie responsabilità molto seriamente. Solo di recente ho avuto l’opportunità di incontrarli e sono felice di quello che ho visto. Ci sono tutti i presupposti per una grande stagione”. Di seguito le sue dichiarazioni complete.

SULLA STAGIONE PASSATA SENZA TROFEI“Non vorrei parlare di quello che è stato prima di me. Ma in ogni caso posso dire che questo è uno stimolo in più per me e per tutti noi. Abbiamo sete di vittoria. Una grande voglia di vincere trofei e vogliamo mostrare il nostro lato migliore“.

SU LUCESCU“Quando Lucescu lavorava al Brescia, passavo ogni fine settimana, ogni partita tra i tifosi del Brescia. Lucescu è un grande allenatore, un maestro nella sua esperienza e abilità. E per me la rivalità con un allenatore così forte sarà un ulteriore incentivo a dare il massimo. Cercherò di preparare al meglio la mia squadra per le partite contro la Dynamo. So quanto siano importanti”.

SULLA SCELTA“Cosa è stato decisivo per farmi dire sì? Buona domanda. Devo dire subito che durante la mia permanenza al Sassuolo mi sono molto affezionato a quel club, ho avuto ottimi rapporti con tutti i giocatori. Mentre prendevo la decisione di andarmene, ho parlato molto con Sergei Palkin, Darijo Srna e Jose Boto. Per me era importante avere la stessa visione del calcio. Guardiamo il gioco allo stesso modo. E avevo la sensazione che ci conoscessimo da vent’anni. Ho ricevuto offerte da altre squadre, ma ero abbastanza sicuro della mia decisione di venire qui, a Kiev, per lavorare con lo Shakhtar. Ho fatto quello che volevo”.

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