“Mi piace tutto di questa Nazionale, mi piace come l’ha costruita Mancini, fin da quando ha mandato messaggi ai club chiedendo di far giocare di più i giovani. Ha trasmesso serenità al gruppo, che è una cosa fondamentale oltre alle doti tecniche. Hanno raggiunto un livello molto alto di autostima e consapevolezza di forza, che non va confuso con presunzione, perché questa nazionale non è presuntuosa”. Sono queste le parole di Marcello Lippi, ex ct della Nazionale, commentando il lavoro svolto da Roberto Mancini.
“Spesso le nazionali rispecchiano il gioco che si fa nei rispettivi Paesi. Quella di Mancini è un’eccezione, fa un calcio propositivo, verticalizza e ha dimostrato di saper vincere. Sa cosa è necessario fare per vincere e mi auguro che continuino a farlo – ha aggiunto il campione del mondo ai microfoni di Sky Sport -. In cosa può migliorare? Non le manca niente, la continuità di rendimento quando aumenterà il valore delle avversarie sarà una verifica importante. Dal punto di vista psicologico c’è molto in comune con la mia nazionale: hanno capito cosa significa essere una squadra, con lo spirito di sacrificio e la voglia di mettersi al servizio degli altri. Con la Svizzera non credo ci sarà turnover: in queste situazioni l’entusiasmo permette di andare oltre la stanchezza fisica. Calcisticamente sono innamorato di Barella, il giocatore che interpreta al meglio il calcio internazionale. Aggredisce, attacca gli spazi, tira, fa gol di testa: è un giocatore completo e troverà la sua conferma in questo Europeo”, ha concluso l’ex allenatore di Inter e Juventus.