L’ennesimo lutto che scuote il mondo del rugby in questo 2017, dopo quello per Joost van der Westhuizen e per il pilone neozelandese Sione Lauaki. Dan Vickerman, ex seconda linea dei Wallabies, con 63 presenze in nazionale, è morto la scorsa notte presso la sua casa di Sidney. L’atleta, che si era ritirato nel 2012, ha lasciato la moglie e due bambini piccoli. Non ancora chiarite del tutto le cause del decesso del 37enne ma, secondo le prime indiscrezioni giunte dai media australiani, non dovrebbero esserci circostanze sospette.
Vickerman, che era nato in Sud Africa, si era trasferito in Australia all’età di 21 anni. Dal 2002 ha iniziato la sua carriera in nazionale, partecipando a tre edizioni di Coppa del Mondo (quella del 2003, in casa, conclusa al secondo posto, quella del 2007 e quella del 2011, terminata sul terzo gradino del podio). Da atleta ha dovuto affrontare numerosi infortuni, che ne hanno condizionato l’attività agonistica. Vickerman ha vissuto anche esperienze in Europa: studente di Economia a Cambridge, entrò a far parte della selezione dell’università e, da professionista, nella squadra del Northampton.
Richiamato in patria nel 2011 per l’assenza di seconde linee di livello, chiuse la sua carriera subito dopo la Coppa del Mondo, a causa dell’ennesimo infortunio. Il numero uno dell’Australian Rugby Union Bill Pulver ha voluto omaggiare Vickerman ricordandone la dedizione e la professionalità: “Ci ha lasciato un giocatore che non ha mai ceduto a compromessi, che ha saputo costruirsi una straordinaria carriera nonostante i problemi fisici. Il mondo del rugby è sconvolto per la sua perdita”.