Dal primo luglio poi entreranno in vigore regole dedicate alle Olimpiadi e tutti i visitatori dovranno compilare un piano di attività per i loro primi 14 giorni. “Il periodo di 14 giorni va rispettato e non ci saranno eccezioni perché dobbiamo garantire Giochi sicuri per tutti” ha specificato Dubi. Per quanto riguarda la presenza dei giornalisti, Dubi ha ribadito che “nella lista che dovranno compilare ci saranno i luoghi essenziali, sedi di gara, hotel e strutture dedicate ai media“, al contempo senza escludere a priori l’inserimento di altri luoghi che “saranno decisi in base all’andamento del contagio“. Il Cio ha inoltre escluso l’ipotesi che agli atleti provenienti da Nazioni inserite nella “lista rossa” del Giappone, fra cui anche Gran Bretagna, India e Malesia, non possano entrare nel Paese e partecipare alle Olimpiadi.
Tokyo 2020, Cio: a fine giugno la decisione sulla presenza di pubblico giapponese
Tokyo 2020
A fine giugno la decisione sulla presenza o meno di spettatori giapponesi a Tokyo 2020, in programma dal 23 luglio all’8 agosto. Lo ha annunciato Christophe Dubi, direttore esecutivo delle Olimpiadi in seno al Comitato Olimpico Internazionale, dopo essere stato informato dal Comitato Organizzatore dei Giochi in merito alla situazione epidemiologica del Paese. Non vi saranno certamente tifosi stranieri ai Giochi della XXXII Olimpiade, dal momento che i turisti non sono ammessi in Giappone, ma potrebbe esserci comunque pubblico. Dubi ha annunciato anche che la prossima settimana sarà reso noto il nuovo playbook (terza edizione) dei Giochi “che conterrà molti più dettagli sui test e regole specifiche per i singoli sport“.